In questo periodo dell’anno, in cui si va al mare e ci si espone parecchio al sole, i fanatici dell’abbronzatura trascurano l’applicazione di creme protettive consone al proprio tipo di carnagione e non di rado incorrono in fastidiose, antiestetiche e purtroppo dannose scottature solari. A questo punto un efficace doposole può essere costituito dalla fecola di patate.
Per chi non lo sapesse, la fecola è quella sostanza liberata dalle patate, la quale, dopo essere stata lavata e schiacciata, assume l’aspetto di una polvere bianca. Inodore e molto leggera viene solitamente usata nel campo della pasticceria per conferire sofficità alle torte oppure come addensante nella preparazione delle creme.
Ci sono tuttavia altri importanti usi a cui viene destinato tale amido, tra cui appunto la cura delle scottature solari.
Non dimentichiamo infatti che la patata cruda è da sempre un rimedio casalingo contro le bruciature, in quanto la solanina, sostanza di cui le stesse sono ricche, aiuta la naturale cicatrizzazione dei tessuti e calma istantaneamente il bruciore.
La fecola di patate può costituire dunque un rimedio casalingo efficace ed assai economico proprio contro le scottature solari. Per la preparazione di questo particolare “doposole” è sufficiente mescolare in una tazzina da caffè la fecola di patate con un filo d’acqua sino ad ottenere un composto cremoso, dopodiché lo si applica sulla parti scottate lasciandolo agire per qualche minuto prima di risciacquare. La fecola non solo produce un effetto lenitivo sulla pelle bruciata, ma è in grado di coadiuvare il ripristino dei tessuti danneggiati.
Un consiglio importante: meglio prevenire che curare. Sono ormai risaputi i danni arrecati alle salute dalle radiazioni solari. Da non trascurare anche il lato estetico: dopo i trentacinque anni un’eccessiva abbronzatura invecchia e involgarisce anche un po’. Per cui quando andate al mare, proteggetevi!