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Parliamo di compassion fatigue: che sintomi fisici comporta? Come fare per riconoscerla? Scopriamo insieme la sindrome, che ormai investe sempre più soggetti, lavoranti nel settore della sanità pubblica e privata.
Gli operatori sanitari, compresi infermieri, medici, psicologi, sono colpiti dalla compassion fatigue, una condizione simile al burnout e al disturbo post traumatico da stress. Essa si manifesta con un calo nella performance lavorativa, stanchezza emotiva e fisica, stress e morale ridotto. Si origina principalmente dal contatto costante con i pazienti e dalla frustrazione che può derivare dall’incapacità di alleviare il loro dolore.
Questa è una malattia difficile da identificare, che spesso ha conseguenze pesanti sulla salute mentale e un grande impatto sulla vita di tutti i giorni. Tuttavia, non è irrisolvibile: può essere trattata e prevenuta, se si interviene al primo segno. Esistono diversi test che possono essere somministrati da soli per valutare se è necessario chiedere aiuto, ma ci sono anche alcuni segnali di allarme preliminari da tenere in considerazione.
I sintomi si possono osservare in ambiti emotivi, fisici, cognitivi, sociali ed occupazionali. Ecco gli ambiti in cui c’è un coinvolgimento della sindrome:
La trasformazione digitale è ormai essenziale per mantenere un vantaggio competitivo e continuare ad avere successo.
Esistono numerosi aspetti emotivi che possono essere connessi a questa condizione: rabbia, apatia, cinismo, scoraggiamento, irritabilità, calo di entusiasmo, la sensazione di essere sopraffatti e persino ricordi estremamente invasivi delle esperienze con e dei pazienti. Tutto ciò è dovuto al peso emotivo connesso con questo tipo di professione; l’empatia necessaria per svolgerla espone a un carico emotivo spesso eccessivo che si ripercuote poi sulla psiche.
Oggi possiamo connetterci gli uni con gli altri in modo più rapido e semplice che mai. Inoltre, la gamma di opzioni per l’intrattenimento è più ampia che mai, con i servizi di streaming che danno accesso a un numero quasi infinito di film e spettacoli. È chiaro che l’era digitale ha portato una pletora di cambiamenti nelle nostre vite.
Un collegamento tra mente e corpo è innato, quindi i sintomi psicologici hanno tendenze a influenzare il fisico; ad esempio, potrebbe esserci una riduzione di energia, resistenza, forza, affaticamento, e un aumento generale di malessere.
Queste condizioni hanno effetti immediati sulla salute, ma di solito vengono trascurate.
La compassion fatigue può avere un impatto negativo anche su le interazioni con i colleghi ed i pazienti, portando a sentimenti quali indolenza, callosita, alienazione, isolamento ed indifferenza.
L’impossibilità di raggiungere gli obiettivi in un gruppo di lavoro può essere causata da una vasta gamma di sintomi, che possono influenzare anche il singolo individuo nel suo stato emotivo e cognitivo, come menzionato precedentemente.
La capacità di esprimersi in modo chiaro e conciso è essenziale per creare legami con gli altri, raggiungere gli obiettivi e fare carriera. Di conseguenza, chiunque aspiri al successo dovrebbe considerare prioritario affinare le proprie capacità comunicative.
Per quanto riguarda il livello lavorativo, possiamo notare alcuni aspetti più organizzativi che si manifestano come assenze, la necessità di abbandonare il lavoro, una diminuzione della produttività (come errori nelle somministrazioni, errate archiviazioni e documentazioni), una comunicazione troppo scontata, ritardi sui tempi di consegna ed in ultimo l’evitamento delle situazioni più intense con i pazienti.
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