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Negli ultimi anni, il tema del congedo di paternità ha guadagnato crescente attenzione in Europa, con movimenti come The Dad Shift che si battono per diritti più equi per i padri. In particolare, il Regno Unito si distingue per avere una delle politiche di congedo di paternità più limitate in Europa, con sole due settimane di congedo retribuito. Questa situazione ha spinto i padri a chiedere un cambiamento significativo, non solo per il loro benessere, ma anche per quello delle famiglie e della società nel suo complesso.
Recentemente, a Londra e Edimburgo, il movimento The Dad Shift ha lanciato una campagna visiva per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di un congedo di paternità più lungo e meglio retribuito. Attraverso l’uso di bambolotti legati con fasce porta-bebè colorate, gli attivisti hanno adornato statue di uomini famosi, come l’ingegnere Isambard Kingdom Brunel e gli attori Laurence Olivier e Gene Kelly.
Questa iniziativa ha attirato l’attenzione dei passanti, stimolando discussioni sul ruolo dei padri nella società e sull’importanza di un congedo adeguato.
In Italia, la situazione non è molto migliore. I neo-papà hanno diritto a sole due settimane di congedo retribuito al 100%, una misura che appare insufficiente rispetto agli standard di altri paesi europei. Secondo un recente report del think-tank Tortuga, molte aziende italiane stanno iniziando a offrire politiche di congedo di paternità più generose, ma queste rimangono facoltative e non standardizzate.
Dallo studio emerge che il 96% dei padri intervistati desidera un’estensione del congedo a livello nazionale, evidenziando un forte consenso sulla necessità di riforme.
Studi hanno dimostrato che un congedo di paternità adeguato non solo avvantaggia i padri, ma ha anche effetti positivi sulle madri e sui bambini. Paesi con politiche di congedo più lunghe registrano un minore divario retributivo di genere e una maggiore partecipazione delle donne nel mercato del lavoro.
Le richieste di cambiamento, quindi, non riguardano solo il benessere dei padri, ma anche la salute economica e sociale delle famiglie e della società nel suo insieme.