Cura degli indumenti: consigli e soluzioni per lavare i capi più delicati

La cura degli indumenti non interessa soltanto le modalità di conservazione, ma anche e soprattutto il modo in cui vengono lavati e trattati.

Oggi più che mai, avere cura dei propri vestiti rappresenta un carattere cruciale all’interno del nostro quotidiano. Lo stile personale e le prime apparenze, del resto, giocano un ruolo di primo piano per poter affrontare al meglio le sfide di ogni giorno. È proprio per questo motivo che indossare abiti in grado di riflettere il nostro carattere e la nostra personalità consente di aumentare la fiducia e la stima nei confronti di sé stessi e, allo stesso tempo, migliorare il modo in cui si compiono le varie interazioni sociali, professionali ed accademiche che si susseguono nel corso di una giornata. Comunque sia, è bene puntualizzare che per poter conseguire simili obiettivi è necessario prestare particolare attenzione a fattori differenti, come il tipo, la qualità e le modalità di lavaggio dei propri indumenti.

A prescindere dalle tendenze, del resto, ognuno di noi dovrebbe sviluppare un proprio stile unico, in grado di esprimersi attraverso una scelta dei capi che si confaccia anche al proprio carattere e alle proprie inclinazioni. Anche gli abiti più belli e di alta qualità, però, tendono a perdere il loro fascino se non vengono trattati con il giusto riguardo. La cura degli indumenti non interessa soltanto le modalità di conservazione, ma anche e soprattutto il modo in cui vengono lavati e trattati. Un lavaggio adeguato, infatti, è in grado di fare la differenza tra un indumento brillante e un altro rovinato.

Soprattutto per i meno avvezzi e i novizi del bucato, è importante sottolineare come esistano diverse modalità di lavaggio: ognuna di esse adatta a specifici tipi di tessuti e capi. Sapere, per esempio, come lavare i maglioni di lana piuttosto che le t-shirt in cotone permette di soddisfare le esigenze dei materiali più delicati, prolungando la vita dei vestiti e offrendoci la possibilità di indossare i nostri capi preferiti nel migliore dei modi e, potenzialmente, per lungo tempo. Nei prossimi paragrafi andremo a scoprire alcuni consigli e soluzioni per lavare e mantenere al meglio i capi più delicati, in modo tale che il nostro guardaroba sia sempre all’altezza delle nostre aspettative e del nostro stile personale.

Leggere con attenzione l’etichetta di lavaggio

Scoprire come leggere le etichette di lavaggio con tutti i dettagli su come prendersi cura al meglio degli indumenti che si acquistano è un primo, fondamentale, step utile per preservare le condizioni dei propri capi. Soprattutto quando si tratta di indumenti di alta qualità o fatti con materiali particolari, l’etichetta si rivela uno strumento fondamentale per poter ridurre al minimo il rischio di rovinarli. Ogni etichetta fornisce tutte le informazioni necessarie sui metodi di lavaggio appropriati. Il simbolo della bacinella con una mano, per esempio, indica che il capo non va lavato in lavatrice, mentre la bacinella con un numero specifico indica la temperatura massima dell’acqua per un lavaggio ottimale.

È importante anche fare attenzione al tipo di detersivo che viene richiesto sull’etichetta, siccome alcuni capi prediligono quelli privi di enzimi. Molte istruzioni offrono informazioni al riguardo, in maniera tale da potersi munire dei detergenti più adatti al capo specifico. Inoltre, le etichette indicano se un capo può essere asciugato grazie ad elettrodomestici come l’asciugatrice o se deve essere steso ad asciugare naturalmente. Il simbolo di un quadrato con un cerchio dentro indica l’uso dell’elettrodomestico, mentre una linea sotto il simbolo suggerisce cicli più delicati.

Modalità e cicli di lavaggio

un altro aspetto fondamentale da prendere assolutamente in considerazione quando si intende lavare nel modo giusto i propri capi riguarda la modalità stesse di lavaggio. per gli indumenti più delicati, fatti di materiali come la seta, la lana o per la lingerie, il lavaggio a mano rappresenta, spesso, la scelta più adatta. In questo frangente, occorre utilizzare acqua tiepida e detersivo delicato, immergendo il capo per poi agitarlo con delicatezza. È sconsigliato strofinare o torcere in modo eccessivo l’indumento e, inoltre, in questi casi vanno evitati i detergenti più aggressivi.

Uno strumento molto utile per prendersi cura di questi capi può essere ritrovato nei sacchetti per il lavaggio, in grado di proteggere i vestiti anche durante i cicli in lavatrice. Inserire i capi all’interno dei sacchetti riduce l’attrito e l’allungamento dei tessuti. Questi sacchetti sono consigliati soprattutto per il lavaggio della biancheria intima, delle calze di nylon e, in generale, della maglieria più leggera.

Quando è possibile lavare i capi in lavatrice, inoltre, è importante prendere in considerazione le caratteristiche dei materiali, utilizzando il ciclo di lavaggio più indicato. Gli indumenti sintetici, per esempio, prediligono cicli delicati, caratterizzati da una rotazione più lenta e da meno tempo nel complesso. In questo modo, è possibile ridurre lo stress sui tessuti e minimizzare il rischio di causare danni ai vestiti.

Impostazione della lavatrice e fasi successive al lavaggio

Un altro carattere fondamentale su cui invitiamo i lettori a riflettere per un corretto lavaggio degli indumenti è la temperatura a cui si imposta la lavatrice. Lavare i capi delicati con acqua fredda o tiepida, per esempio, aiuta a prevenire il restringimento e lo sbiadimento dei colori. L’acqua calda può danneggiare fibre delicate come la seta e la lana, compromettendone le condizioni e anche la resa estetica. Le modalità di lavaggio disponibili sugli elettrodomestici, però, non sono gli unici fattori da considerare quando si parla di impostazione della lavatrice, visto che anche la scelta dei detergenti è cruciale per la buona riuscita di un lavaggio per quanto concerne dei capi caratterizzati da materiali più delicati.

In questo frangente, dunque, è altamente consigliato evitare l’uso di ammorbidenti, visto che molti di essi possono essere tanto aggressivi da danneggiare i tessuti più delicati. Questo concetto si applica soprattutto in presenza di capi composti con materiali tecnici o elasticizzati. In questi specifici casi, si consiglia spesso di utilizzare un ammorbidente naturali, in modo tale da mantenere la morbidezza dei capi senza comprometterne le condizioni. L’aceto bianco può essere un’ottima soluzione in questo senso, anche se l’odore potrebbe non essere tanto piacevole quanto quello dei prodotti detergenti. Se si intende utilizzarli, quindi, è bene sceglierne di delicati, magari a base di ingredienti naturali.

Come si potrà evincere dal sottotitolo, la cura degli indumenti non passa soltanto attraverso le fasi di lavaggio. Anche negli step immediatamente successivi, infatti, è importante prendere in considerazione diversi aspetti per poter asciugare perfettamente i propri indumenti. I capi delicati vanno stesi su delle superfici piane per l’asciugatura, siccome appenderli potrebbe causarne la deformazione. L’eccesso di umidità potrebbe essere risolto attraverso l’utilizzo di un asciugamano, velocizzando il procedimento qualora si dovesse avere poco tempo.

In ogni caso, è sempre consigliato far asciugare naturalmente gli indumenti, a prescindere dal materiale. Infine, occorre prendere in considerazione il modo in cui stirare. I capi delicati vanno stirati a bassa temperatura e, talvolta, anche munendosi di un panno di cotone da inserire tra il ferro e il tessuto. Alcuni materiali che vengono utilizzati per i vestiti, invece, potrebbero non richiedere il contatto diretto col ferro, rendendo sufficiente un getto di vapore proiettato su di essi. L’attenzione alle fasi successive al lavaggio è altrettanto cruciale per assicurarsi sempre di avere a disposizione un guardaroba bello dal punto di vista estetico e funzionale, con cui potersi sentire sicuri in ogni situazione e contesto.

Scritto da Alice Sacchi

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