L’henné è un pigmento vegetale ricavato da un arbusto che si chiama henna. Di solito si usa per i capelli e che produce una tinta marrone, aranciato o rossastro. L’arte di dipingere il corpo utilizzando questa sostanza, soprattutto mani e piedi, ha una tradizione millenaria in paesi come l’Egitto. Possono durare qualche giorno in base ai lavaggi ed alle creme che vi vengono applicate.
Conviene rivolgersi a centri specializzati, perché negli ultimi anni si è parlato molto dell’aggiunta di composti chimici per rafforzare il colore e prolungarne la durata. Fra gli altri c’è la para-fenilendiammina PPD, che provoca la cosiddetta “dermatite da tatuaggio” e che è tossica al punto da essere stata vietata in Europa se non nelle tinture per capelli.
Da ricordare: un Mehndi (un tatuaggio con l’henné) richiede molto tempo di disegno e di fissaggio, è di colore rosso-arancio e dura molto poco.
Controindicazioni tatuaggi colorati all’hennè
Pubblicato il 01/04/2015 alle 23:58 | Aggiornatoil 25/10/2017 alle 19:46