Argomenti trattati
La tragedia di Corinaldo, che ha visto la morte di sei persone durante un concerto di Sfera Ebbasta, continua a far parlare. Dopo i pensieri di vari colleghi del trapper e di altri appartenenti al mondo della musica, anche Maurizio Costanzo vuole far sapere quello che pensa e affida le sue parole al settimanale Chi.
Il pensiero di Maurizio Costanzo
Quello che è successo al concerto di Sfera Ebbasta, con la morte di cinque adolescenti e di una mamma, continua a far discutere. Sono tanti gli argomenti tirati in ballo: dalla sicurezza nei locali, passando per la responsabilità dei contenuti delle canzoni, fino alla vendita ‘legale’ dello spray al peperoncino. Come ogni volta che si consuma una tragedia, i discorsi che si fanno con il senno di poi sono sempre tanti e, talvolta, anche fuori luogo. Anche Maurizio Costanzo ha voluto dire il suo parere e lo ha fatto attraverso il settimanale Chi. Si legge: “Il trapper è, in parte, corresponsabile. Primo, ha ritardato di ore l’arrivo a Corinaldo, fiaccando gli adolescenti presenti; secondo, già in passato, durante i suoi concerti, lo spray al peperoncino aveva fatto la sua comparsa, segno che forse non aveva preso posizione. Dico che è parzialmente corresponsabile perché i veri responsabili, a mio avviso, sono organizzatori e proprietari del locale”. Stando a quanto sostiene Maurizio, Sfera Ebbasta sarebbe in parte responsabile di quanto avvenuto perché non ha rispettato l’orario previsto per l’inizio del concerto e perché non ha mai denunciato l’utilizzo di spray urticanti nei suoi precedenti concerti. Il trapper non ha risposto al pensiero di Costanzo, ma, considerando che sul suo conto ne sono state dette tante, ha voluto scrivere un messaggio social indirizzato proprio a quanti si sono espressi in merito alla tragedia.
Le parole di Sfera Ebbasta
Dopo la tragedia di Corinaldo, Sfera Ebbasta ha scritto un messaggio social per esprimere il suo cordoglio alla famiglia delle vittime e poi è sceso in un silenzio totale. Ora, dopo aver ricevuto pesanti accuse da più parti, ha deciso di tornare sulle scene e di scrivere un post su Instagram per fare sentire anche la sua voce. Il trapper scrive: “Sono stati giorni di silenzio e riflessione, anche per me. Non è facile trovare le parole giuste, non esistono parole giuste per descrivere il dolore che questa tragedia ha creato. Tutto quello che è successo mi ha stravolto, sapere che tutte quelle persone erano lì per me, per divertirsi insieme a me, non mi dà pace”. Sfera Ebbasta è distrutto ed è più che comprensibile: nessuno dovrebbe perdere la vita in questo modo. Il trapper, in risposta a quanti lo hanno criticato, preferisce mantenere un atteggiamento di ‘superiorità’ e ammette: “In questi giorni ne ho sentite di ogni, anche contro di me, ma non è mia intenzione esprimermi sulle cattiverie che ho dovuto ascoltare, si commentano da sole. Tutto ciò che ho provato e che provo, tutto quello che sto facendo e che ho in mente di fare rimarrà privato”. Sfera Ebbasta non vuole rispondere alle accuse e, forse, è giusto così, anche perché nessuna spiegazione potrebbe riportare in vita le sei vittime. Il trapper conclude: “Porterò per sempre nel cuore e sulla mia pelle il ricordo di queste persone. Ci tengo a ringraziare famiglia, amici e fan che mi sono stati vicini. Il 2018 è stato un anno pieno di emozioni per me e tutto questo non sarebbe stato possibile senza di voi, grazie davvero! Ci si vede ai concerti in giro per l’Italia, sono pronto per affrontare il 2019 con ancora più grinta e passione di prima”. Speriamo solo che nel 2019 non avvengano più tragedie simili e che chiunque intercetti un comportamento potenzialmente pericoloso lo denunci immediatamente.