Coronavirus, Alberico Lemme: “Sono guarito, mi hanno salvato la vita”

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

Condividi

Alberico Lemme ha avuto il Coronavirus.

Il farmacista più famoso della televisione ha confessato al settimanale Novella 2000 di aver contratto il Covid19 e racconta come ha vissuto l’ultimo mese. L’uomo ha ammesso che ha preferito tenere tutto segreto fino alla completa guarigione per non trasmettere un messaggio sbagliato.

Coronavirus: il racconto di Alberico Lemme

Il Coronavirus ha colpito anche Alberico Lemme. Il farmacista famoso per la sua ‘invenzione’ alimentare ha rilasciato un’intervista al settimanale Novella 2000 e ha confessato il motivo che l’ha spinto a tenere segreta la notizia.

L’uomo ha raccontato:

“Ho iniziato questo calvario il 2 marzo scorso con una febbre a 38. Come la maggior parte delle persone ho pensato: è la solita influenza e la curo come ho sempre fatto, con un paio di Vivin C. Il primo giorno la febbre non è scesa. Passavo allora alla Tachipirina che mi faceva scendere la temperatura solo al mattino portandomela a 36,6. La sera, però, risaliva a 38,5. Così per due giorni”.

Quando Lemme ha visto che la febbre non scendeva ha deciso di chiedere aiuto alla famiglia. Si è isolato nel suo monolocale e ha avvisato il medico di base.

Ha proseguito:

“Il 13 marzo una suora, mia guida spirituale, mia figlia Marta, mia sorella Stefania e mia cognata che fa il medico, notano che la mia situazione stava precipitando e si attivano per farmi ricoverare al San Raffaele. Non vi dico la situazione di emergenza al Pronto Soccorso. Dopo tre giorni vengo trasferito in reparto e devo ringraziare di cuore il professor Alberto Zangrillo, il suo staff di medici e infermieri del reparto di Anestesiologia e Rianimazione che mi hanno salvato la vita. Dopo cinque giorni vengo infine trasferito all’ospedale di Tradate, reparto Pneumologia, dove notavo fra il personale medico e paramedico altrettanta professionalità e abnegazione nel servizio”.

Alberico è stato ricoverato nel nosocomio milanese e si è subito reso conto della gravità dell’emergenza sanitaria.

Come sta oggi?

Dopo oltre un mese, Alberico può finalmente dire di essere guarito.

Perché ha deciso di tenere nascosta la sua positività al Covid19? Lemme ha dichiarato:

“Una parte della popolazione e altri sedicenti esperti, oltre che politici, al comando della barca la sottovaluta. Chi è stato colpito, invece, percepisce gli effetti malefici della patologia e vede il mondo nella realtà dei fatti. Nel frattempo sono riuscito a ottenere il silenzio stampa sul mio stato di salute e ringrazio i giornalisti e i conduttori di radio e TV che per forza di cose erano venuti a saperlo, ma hanno rispettato la mia volontà, oltre che la privacy. È stata una mia scelta. Non volevo veicolare notizie negative e, inoltre, ho continuato ininterrottamente a svolgere il mio lavoro, rispondendo telefonicamente a tutti i cadetti che non hanno sospettato nulla. Se avessero saputo che ero ricoverato e non avrebbero più chiamato e sarebbero ingrassati inesorabilmente! Così facendo ho assicurato lo stipendio a tutti i miei dipendenti. E non mi fermo”.

Lemme ha sottolineato di aver fatto di tutto affinché la notizia non si diffondesse per evitare di lanciare un messaggio negativo alla popolazione.

Ovviamente, ha sganciato anche una frecciatina a quanti lo odiano, altrimenti non sarebbe lui.