Coronavirus, i grandi brand chiudono i negozi per l’emergenza

Il Coronavirus ha costretto alcuni grandi brand a chiudere i loro negozi: ecco i nomi.

L’emergenza legata al Coronavirus ha costretto alcuni grandi brand a chiudere i loro punti vendita. In tutta Italia, da Nord a Sud passando per il Centro, la situazione è critica e per limitare il contagio molti negozi hanno abbassato le serrande. Quali sono, al momento, i marchi che hanno deciso di preservare la salute di dipendenti e clienti?

Coronavirus: brand chiudono i negozi

Il Coronavirus sta letteralmente mettendo in ginocchio l’Italia. Il premier Giuseppe Conte, per cercre di limitare al massimo i contagi, ha deciso di scendere in campo con una misura drastica: tutto lo Stivale è zona rossa. Una scelta che, al momento, è l’unica strada percorribile per cercare di arginare il Covid19. Il divieto di uscire di casa se non per necessità, come il lavoro o problemi di salute, ha spinto molti brand a chiudere temporaneamente i propri punti vendita.

Il primo a decidere di abbassare le serrande dei suoi tanti store è stato il Gruppo Calzedonia. Prima che tutta Italia diventasse “zona rossa”, il presidente Sandro Veronesi ha dichiarato: “Poiché non vendiamo articoli di primaria necessità, ci è sembrato giusto cercare di fare quanto in nostro potere, per tutelare al massimo la salute dei nostri clienti e dei nostri dipendenti”. Calzedonia Group, oltre all’omonimo marchio, è proprietario di: Intimissimi, Intimissimi Uomo, Tezenis, Falconeri, Signorvino, Atelier Emé e Outlets.

La decisione è stata presa, così come spiegato da Veronesi, per ridurre al minimo le occasioni di contagio e tutelare così sia i dipendenti che i clienti. Ad oggi, considerando che l’Italia intera è “zona rossa”, l’azienda “sta valutando se estendere la decisione”.

Sulla scia di Calzedonia

Sulla scia di Calzedonia Group, anche altri brand hanno preso la stessa decisione. Il gruppo danese di gioielleria Pandora ha chiuso 30 dei suoi 148 negozi in Italia a causa dell’emergenza legata al Coronavirus. Questa decisione, così come quella presa da Veronesi e dal suo staff, è stata presa prima della nuova ordinanza emanata dal premier Conte. Il CEO del gruppo danese di gioielleria, Alexander Lacik, ha raccontato a Reuters: “In Cina 32 dei 237 negozi rimangono chiusi”. Nel momento di massima emergenza da Covid19, Pandora era arrivata ad abbassare le serrande di oltri 100 negozi situati in Asia. Proprio per questo, non si esclude che il noto brand di gioielleria possa scegliere di estendere la chiusura anche agli altri punti vendita.

Il brand Zuiki, attraverso un comunicato social, ha annunciato: “Zuiki, per dare seguito alle indicazioni del Governo e ridurre al minimo le occasioni di contagio, ha deciso di chiudere i propri negozi per tutelare al massimo clienti e dipendenti. L’ecommerce www.zuiki.it continuerà ad essere attivo garantendo le consegne nel rispetto dei corrieri con cui coopera. #iorestoacasa #zuikiconlepersone”. Il brand ha accompagnato l’annuncio da uno stralcio di quanto detto dal premier Conte: “Il futuro dell’Italia è nelle nostre mani. Facciamo tutti la nostra parte, rinunciando a qualcosa per il bene della collettività. In gioco c’è la salute dei nostri cari, dei nostri genitori, dei nostri figli, dei nostri nonni. #iorestoacasa”. Al momento, altri brand stanno decidendo se chiudere i propri negozi così come fatto dai colleghi.

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Un post condiviso da ZUIKI (@zuiki_italia) in data: 10 Mar 2020 alle ore 4:30 PDT

Scritto da Fabrizia Volponi

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