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L’emergenza Coronavirus ci costringe a stare in casa e, per quanti non sono abituati, la noia potrebbe prendere il sopravvento.
Leggere un buon libro è la soluzione ideale. Oltre a non farci pensare per un po’ a quanto sta avvenendo potrebbe anche darci qualche spunto di riflessione o, perché no, un motivo per sorridere.
Leggere fa bene alla mente e al cuore, parola di lettrice compulsiva.
L’emergenza legata al Coronavirus ci costringe a stare in casa, quindi: quale occasione migliore per prendere in mano un buon libro? Ovviamente, non per tutti l’idea risulta allettante. Se appartenete a questa categoria mi sento di darvi un consiglio: puntate su un genere illustrato e lasciatevi trasportare dalle immagini. Le poche righe che troverete scritte non vi faranno venire l’orticaria e, magari, vi stimolerà a prendere tra le mani un romanzo più corposo.
Ad esempio, dalla creatività di Anna Paolini è nato, tra i tanti, “Maria Sibylla Merian. La magia della crisalide” pubblicato da Logos Edizioni. L’illustratrice ci parla di una grande donna, Maria Sibylla Merian, vissuta nel XVII secolo. Attraverso gli occhi di una bambina, la Paolini ci ricorda quanto sia importante sognare e portare avanti le proprie idee, convinzioni e passioni, anche le più strane.
La stanza delle farfalle di Lucinda Riley è il libro perfetto per quanti amano le storie in cui famiglia, amore e amicizia si mescolano dando vita a misteri, intrecci e passioni.
“C’è un equilibrio molto delicato dietro ad ogni cosa. Il semplice battito d’ali di una farfalla può fare la differenza in tutto il pianeta”
La misura di tutto di Camilla Ronzullo è perfetto per questo momento in cui nessuno può uscire di casa. La protagonista, la simpatica Nina, vi porterà con lei in un viaggo su e giù per l’Italia e le varie ‘cartoline’ che troverete all’interno vi aiuteranno a superare questo momento difficile.
“Mi sono accorta che questa avventura mi stava consigliando di viaggiare leggera, di ridurre i pesi, di accettare il fatto che la vita non fosse una tabella di marcia a cui tentare di tenere fede in tutti i modi possibili, che l’impegno con cui mi fossi ostinata a rispettarla avrebbe tolto tempo prezioso alla sorpresa (…) Avrei ricominciato anche io”
Se non amate le triologie vi sconsiglio vivamente Luna nera di Tiziana Triana. Se così non fosse, immergetevi in questo primo libro della serie. Tra l’altro, alla lettura potrete affiancare la serie tv omonima disponibile su Netflix.
“Un futuro glorioso si fonda sulle rovine del passato”
Dove ti ho perso di Ruth Hogan vi farà immergere in tante storie, fatte di oggetti smarriti e vite che si intrecciano a loro. Cosa si nasconde dietro ad un guanto lasciato su una panchina? Come si sente chi lo ha perso? Cosa mi dite dell’ultimo pezzo di un puzzle che non riuscite più a trovare?
“Nei suoi momenti più bui, si chiedeva fino a che punto avesse progettato i suoi stessi fallimenti. Era diventata una vigliacca incallita, con la paura di rialzarsi dopo una caduta?”
La parole che non mi hai detto di Laura Messina è un bellissimo romanzo d’amore. Non un amore semplice, sia chiaro, ma viscerale. Dalla prima all’ultima pagina i sentimenti descritti ti entrano dentro, ti sconvolgono, ma ti donano anche una grande speranza.
“Vorrei solo ricominciare senza te. Esistere senza di te. È una bugia, lo sai. Vorrei solo ritrovarti”
Uno psicologo nei lager di Viktor E. Frankl non è solo un libro: è un vero e proprio inno alla vita. Forse è quello di cui abbiamo bisogno oggi, quando trascorrere una quarantena in una comoda casa fa paura.
“E più tardi, nel Lager, durante il lavoro, qualcuno richiamava l’attenzione del compagno che gli sbuffava accanto, su un quadro meraviglioso che si offriva ai suoi occhi; come avveniva, per esempio, nella foresta bavarese, quando il sole al tramonto irradiava di luce i tronchi degli alberi, proprio come in un famoso acquarello di Dürer. E accadde una volta che, di sera, mentre stanchi morti dopo il lavoro ci eravamo già sdraiati per terra, nelle baracche, con la ciotola della minestra in mano, un compagno entrò a precipizio, invitandoci a uscire sullo spiazzo dell’appello, nonostante la stanchezza e il freddo di fuori, perché non dovevamo perdere lo spettacolo di un certo tramonto.(…) Dopo alcuni minuti di silenzio rapito, qualcuno disse “Come potrebbe essere bello il mondo!”
Ci vediamo un giorno di questi di Federica Bosco vi farà sorridere e, forse, vi strapperà anche qualche lacrima. Una storia d’amicizia che, nonostante le incomprensioni e il passare del tempo, resterà per sempre la cosa più preziosa delle due protagoniste.
“L’hanno messo sotto ed è rimasto con le zampe di dietro paralizzate ma non se ne fa un problema, lui, mica dice «perché proprio a me? Come sono sfortunato! Non potrò più correre come facevo prima! La mia vita è finita!». Per lui esiste solo il presente ed è felice di viverlo con noi”
Il metodo danese per vivere felici ‘Hygge’ di Marie Tourell Søderberg può essere considerato un vero e proprio manuale di sopravvivenza alla quarantena. Al suo interno, oltre alla spiegazione della filosofia ‘Hygge’ – attitudine a trovare la felicità nelle piccole cose di ogni giorno – ci sono tanti esercizi che potete mettere in pratica in questo periodo di ‘reclusione’ forzata.