Sharenting, cos’è e quali sono i rischi per i minori

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Che cos’è lo Sharenting? Da che cosa proviene questa parola, e quali potrebbero essere i rischi del fenomeno per quanto riguarda proprio i più piccoli? Scopriamolo insieme in questo interessante articolo, che ci racconta di come i social possano esporre a pericoli i nostri bambini, anche quando non ce ne rendiamo conto.

Sharenting, cos’è e che cosa significa

Con il termine sharenting si intende la condivisione online costante da parte dei genitori di contenuti che riguardano i propri figli (foto, video, ecografie, storie).

Il termine, coniato negli Stati Uniti, deriva dalle parole inglesi share (condividere) e parenting (genitorialità).

In realtà, sarebbe più appropriato utilizzare il termine over-sharenting, ovvero l’eccessiva e costante sovraesposizione online di bambini e bambine.

In molti casi, questa esposizione avviene senza il consenso dei minori, perché troppo piccoli o non ancora in grado di comprendere le implicazioni della condivisione online.

In altri casi, il consenso non viene chiesto.

I rischi reali dello sharenting

Lo sharenting può comportare una serie di rischi per i minori, tra cui:

  • Identità digitale precoce: i bambini e le bambine esposti online fin dalla più tenera età possono sviluppare un’identità digitale precoce, che può essere difficile da gestire in età adulta.
  • Bullismo e cyberbullismo: i contenuti condivisi online possono essere utilizzati per bullizzare o cyberbullizzare i minori.

  • Sfruttamento: i contenuti condivisi online possono essere utilizzati per sfruttare i minori, ad esempio per scopi di marketing o di pedofilia.

Per questo, è davvero importante mantenere un vero equilibrio, anche sui social: i genitori devono essere consapevoli dei rischi dello sharenting e adottare comportamenti responsabili nella condivisione dei contenuti online che riguardano i propri figli.

È importante trovare il giusto equilibrio tra vita online e offline, dando ai minori la possibilità di crescere e svilupparsi in un ambiente sicuro e protetto.

Ascoltate, per avere un’idea ancor più chiara del fenomeno, l’interessante podcast Save the Genitori

Nella quarta puntata del podcast Save the Genitori, l’esperta in tema di tutela dei minori online Brunella Greco spiega il significato di pratiche come l’oversharenting e la necessità di fare attenzione a questi comportamenti.

Una condivisione social più consapevole e attenta

Postare le foto dei propri figli sui social è diventato un gesto comune, spesso considerato come un modo per condividere con familiari e amici i momenti più importanti della vita dei bambini.

In effetti, la nostra vita è sempre più “onlife”, ovvero senza distinzione tra esperienze offline e online. La condivisione di informazioni e contenuti avviene sempre più spesso attraverso le tecnologie digitali, e questo vale anche per le foto dei figli.

Per proteggere i propri figli dai rischi dello sharenting, è importante adottare comportamenti responsabili nella condivisione dei contenuti online che li riguardano.

Ecco alcuni consigli:

  • Rifletti prima di condividere: prima di pubblicare una foto dei tuoi figli, fermati a riflettere e valuta i potenziali rischi.

  • Chiedi il consenso dei tuoi figli: se i tuoi figli sono abbastanza grandi, chiedi loro il consenso prima di pubblicare una foto che li ritrae.
  • Limita la condivisione: condividi le foto dei tuoi figli solo con persone fidate e limita l’accesso ai contenuti che li riguardano.
  • Proteggi la privacy: imposta la privacy dei contenuti che condividi in modo che siano visibili solo alle persone che hai scelto.

Non è un mistero: postare le foto dei propri figli sui social può essere un modo per condividere momenti felici e gioiosi con familiari e amici.

Tuttavia, è importante essere consapevoli dei rischi che questo gesto può comportare e adottare comportamenti responsabili per proteggere i propri figli.

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