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L’Italia si avvia alla Fase 3 da mercoledì 3 giugno.
Le vacanze e i bagni al mare non saranno più solo un sogno: saranno permessi gli spostamenti tra regioni senza l’obbligo dell’autocertificazione. Così anche per i viaggi all’estero, ma rimangono alcune limitazioni. Quindi, con esattezza, cosa possiamo fare dal 3 giugno?
Possiamo dimenticare le autocertificazioni. Dal 3 giugno ci si può spostare in tutte le regioni italiane per una vacanza al mare, in montagna o al lago solo per il piacere di farlo, senza una motivazione di comprovata necessità o urgenza.
E i viaggi in Europa? Dal 3 l’Italia apre anche i confini ai Paesi dell’area Schengen, ma rimangono molti limiti. Alcuni Stati europei hanno tenuto i confini chiusi e altri, al momento, non accolgono gli italiani. Altri ancora obbligano, in caso d’ingresso, a test e a quarantena.
Tra gli obblighi che rimangono sul suolo italiano, l’utilizzo della mascherina al chiuso (e in alcune regioni anche all’aperto), e la prenotazione anticipata in ristoranti, lidi balneari, centri estetici e parrucchieri.
Cosa è permesso nello specifico e cosa cambia?
Permesse quindi le vacanze fuori regione, ma come organizzarsi con i mezzi di trasporto? Si può usare l’auto in più di due solo se conviventi. Se così non fosse, l’unico passeggero consentito deve sedere sul sedile posteriore, dal lato opposto a quello del guidatore, ed entrambi devono indossare la mascherina. Così anche per moto e motorini su cui si può andare in due solo se si è conviventi, altrimenti è vietato.
Fa eccezione la Liguria, dove è consentito dare un passaggio anche ad amici e non conviventi, a patto che si tengano mascherine o casco integrale con visiera abbassata.
Si potrà andare in spiaggia ma non sarà tutto come prima. Bisognerà prenotare in anticipo il proprio ombrellone o, eventualmente, il proprio pezzo di spiaggia libera (alcune regioni hanno attivato app ad hoc). Le distanze interpersonali saranno da rispettare anche in vacanza: non si potrà andare sotto l’ombrellone del vicino o chiacchierare comunque a meno di un metro di distanza.
Erano sorti dubbi sull’utilizzo o meno della mascherina. No, in spiaggia non serve la mascherina, a meno che non si stia andando in una zona comune (come l’area bar o i bagni dello stabilimento) e quindi nel caso venga meno la distanza interpersonale.
Buona regola è sempre quella di informarsi sui siti web istituzionali della regione in cui si vuole andare per non rischiare di trovare brutte sorprese o limitazioni di qualche tipo.
L’Italia riapre i confini agli abitanti dei Paesi dell’area Schengen ma prima di prenotare una vacanza in Europa è meglio informarsi adeguatamente. Alcuni Paesi per il momento non accolgono turisti italiani, se non per comprovate motivazioni di lavoro, come Austria e Svizzera, la Slovenia invece (per chi volesse andare in Croazia via macchina) ha ancora i confini chiusi. Gran Bretagna, Belgio, Malta e Irlanda obbligano invece da una quarantena per chi vorrà recarsi sul loro territorio.
Bisogna ancora attendere per la Spagna e fino al 15 giugno per la Germania. Solo la Francia accoglie senza restrizioni gli italiani a condizione che dichiarino di non avere sintomi ipoteticamente riconducibili al Covid-19.
Dopo le polemiche per la presunta decisione della Grecia di non accogliere gli italiani, il Paese ha dichiarato che sarà possibile dal 15 giugno ma le condizioni saranno molto stringenti. Sono previsti infatti test ed eventuali quarantene, specialmente per chi proviene dal nord Italia.
L’obbligo di indossare la mascherina al chiuso e il divieto di assembramenti permangono anche nel mese di giugno.
Al chiuso la mascherina è sempre obbligatoria, al ristorante e al bar si può togliere solo una volta al tavolo, e all’aperto dipende dalle regioni. Lombardia, Trentino, Friuli Venezia-Giulia, Campania e la città di Genova, prevedono l’obbligo anche all’aperto mentre tutte le altre regioni no, sempre che sia rispettata la distanza di almeno un metro.
Gli assembramenti, anche di carattere religioso rimangono vietati. Saranno celebrati matrimoni e funerali anche in chiesa (non in tutte le Regioni) ma alle cerimonie sono ammessi solo pochi familiari e amici con obbligo di mascherina. In ogni caso, niente buffet. I catering infatti possono ripartire, ma solo con servizio al tavolo.
Prenotazione necessaria per ristoranti, parrucchieri e centri estetici. Si dovrà indossare la mascherina e potrà essere misurata la temperatura all’ingresso.