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Navigando su internet o nei social potrebbe esservi capitato di leggere il termine Demigirl. Spesso le persone mostrano tutta la loro confusione nei confronti di chi decide di usare termini “diversi” per definirsi. Per questo è fondamentale imparare cose nuove, aprendoci alle possibilità e imparando a rispettare gli altri. Nel caso di Demigirl, si tratta di un termine che indica qualcuno che si riconosce nella sfera femminile, ma non al 100%. Questo genere di neologismo viene utilizzato dalle persone non binarie, che non si identificano completamente in nessuno dei due sessi imposti dalla società. Ma nello specifico, cosa significa Demigirl?
Cosa significa Demigirl
Il termine stesso, Demigirl, si compone di due parole specifiche. Demi significa metà, semi, mentre Girl ovviamente è la traduzione inglese di ragazza. Esistono anche altre varianti della parola che però indicano lo stesso concetto, come Demifemale e Demiwoman. Una definizione corretta del termine può essere la seguente: chi si riconosce come Demigirl si identifica in parte (ma non del tutto) come donna, a prescindere dal genere assegnato alla nascita. Chiaramente non esiste una percentuale sicura che indichi quanto un individuo appartenga ad una sfera sessuale, e infatti parliamo sempre di identità fluide.
In generale potremmo dire che spesso chi si identifica come Demigirl alla nascita è stato identificato come femmina, ma crescendo ha capito di non appartenere del tutto a quella categorizzazione. Lo stesso concetto elaborato nel senso opposto è usato per spiegare il temine Demiboy, che indica chi rientra nella sfera maschile, ma non al 100%. In entrambi i casi parliamo di concetti che possiamo inserire al di sotto del temine ombrello “non binario”, in cui si ascrivono tutte le persone che non si rivedono nella distinzione netta e limitante di “maschi” e “femmine”.
Identità di genere e orientamenti sessuali: la differenza
Quando si parla di fluidità di genere, alcune persone tendono a far confusione con l’orientamento sessuale. Bisogna tener presente che si tratta di due cose diverse. L’identità di genere riguarda infatti l’individuo nello specifico, è il senso di appartenenza che una persona sente nei confronti di uno, più, o nessun genere. Siamo abituati ad associare all’identità di genere il sesso biologico con cui nasciamo (quindi o siamo maschi o siamo femmine), ma non per tutti funziona così. Il termine Demigirl rientra quindi fra le identità di genere, e non va confuso con la Demisessualità.
La demisessualità rientra infatti fra gli orientamenti sessuali, e indica chi necessita di una forte connessione emotiva per poter provare attrazione verso qualcuno. Gli orientamenti sessuali infatti indicano la preferenza di un dato individuo nella ricerca di un partner, nel modo in cui si manifesta la sua attrazione verso gli altri. Anche qui, non si parla semplicemente di etero e gay: gli orientamenti sessuali sono tanti e variano proprio come le persone. Non esistono sempre confini marcati, ed è inutile erigere dei muri.
Perché è importante saperlo
Di base, apprendere qualcosa di nuovo è sempre un’esperienza positiva. Imparare significa crescere, aprire la mente e accettare opinioni diverse dalle nostre. Nel caso di questi discorsi, ascoltare gli altri ci insegna che non esistono solo i limiti imposti dalla società, e che il concetto di naturale non è fisso come può sembrare. Le persone appartenenti alla comunità LGBTQ+ non sono nate ieri, esistono dall’alba dei tempi. ù
Credere che si tratti solo di una moda implica da un lato ignoranza, e dall’altro codardia nell’ammettere che è il sistema ad essere sbagliato, e non le persone. In questi ultimi anni sempre più giovani si sentono a loro agio nell’esprimersi liberamente perché soffrono sempre meno le conseguenze di un sistema sociale e religioso che non li vuole accettare. Nonostante questo, le discriminazioni non sono certo finite; imparare qualcosa di nuovo e ascoltare cos’hanno da dire gli altri è però un buon punto di partenza per superarle.