Il fatto di dedicare le linee di beauty al mondo dell’infanzia e dei cartoni animati non è un caso, e nemmeno un tentativo di far leva sull’effetto nostalgico che potrebbe avere sul cliente. Dietro alla strategia di marketing c’è un motivo ben preciso legato alla psicologia. A svelarlo è stata la psicologa Martina Paglia, fondatrice di The International Psychology Clinic.
Cosmetici e trucchi ispirati ai cartoni
I cosmetici e i prodotti per il make-up ispirati a cartoni e giocattoli sono sempre più presenti e costituiscono una vera e propria moda seguita da molti brand di beauty. La scelta non è casuale. La strategia di marketing di “infantilizzare” le donne ha uno scopo ben definito e non c’entra col probabile “effetto nostalgia” che potrebbe suscitare in chi osserva i prodotti. A parlare di questa scelta all’apparenza così innocua è stata sul Daily Mail la dottoressa Martina Paglia, fondatrice di The International Psychology Clinic. La sua analisi è partita dalla nuova limited edition di make-up di Estee Lauder ispirata alle principesse Disney, ma questo è solo uno dei tanti brand che si sono voluti ispirare al mondo infantile: tra gli esempi che possiamo citare ci sono MAC con la sua linea ispirata a Barbie e Kiko con quella di Wonder Woman.
L’articolo della dottoressa Paglia parte da un presupposto ormai noto: molte donne adulte non si sentono abbastanza belle. Ma nella nostra cultura esiste un’altra constatazione: bellezza e giovinezza coincidono. Ecco allora il crearsi di un messaggio subliminale, se acquisti un prodotto legato al mondo dell’infanzia o comunque dell’adolescenza, in qualche modo darai prova di essere sia giovane che bella esteticamente. In sostanza, se i marchi di beauty spingono le donne a identificarsi con personaggi legati al mondo giovanile è perché questo fatto le farà sentire giovani e attraenti. Da questa strategia nascono sia linee di cosmetici ispirate ai cartoni animati che confezioni che si rifanno ai primi trucchi usati dalle adolescenti, come quelli glitterati e colorati del famosissimo “Cioè”. Oltre a queste riflessioni però, bisogna ammettere che il mondo del beauty debba essere per sua natura divertente e creativo, la spensieratezza, e quindi la gioventù, ne fanno parte a prescindere dalle strategie di marketing.
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