Si allarga il focolaio Covid sviluppatosi nella zona delle terme di Padova che nelle ultime due settimane ha registrato un aumento dei casi passando da una media di 80 unità di metà settembre alle 110 attuali. Sette gli alberghi interessati dai contagi, che nel 90% dei casi riguardano turisti, e 34 le classi delle scuole finite in quarantena.
Focolaio Covid a Padova
I dato sono stati forniti dall’azienda Usl 6 Euganea. Secondo le ricostruzioni delle autorità sanitarie e della regione, il più grande focolaio sarebbe partito da un genitore non vaccinato, a letto con la febbre da cinque giorni prima di accertare la positività al Covid tramite tampone.
Costui avrebbe mandato a scuola e agli allenamenti di calcio il figlio che è poi risultato positivo e avrebbe trasmesso l’infezione ad altri bambini. Nella sua classe, una di quelle in isolamento, ci sono infatti stati contagi accertati così come nella squadra di calcio.
Focolaio Covid a Padova: “Iniziamo a preoccuparci”
Nei giorni scorsi sono poi state accertate altre quattro positività, riconducibili a turisti, che hanno fatto allargare l’indagine epidemiologica e fatto salire il numero di soggetti che hanno contratto il Covid. Osservando i bollettini giornalieri, emerge che in Veneto siano raddoppiati i casi in un solo giorno tanto che si è passati dai 336 rilevati il 2 novembre ai 781 riscontrati il giorno successivo.
Nonostante la Regione abbia precisato che 443 casi risalgono al 3 novembre mentre gli altri sono riferiti ai giorni precedenti ma sono stati caricati tutti martedì, le autorità sanitarie iniziano a preoccuparsi: “Purtroppo l’emergenza non è finita, siamo ancora nel mezzo della pandemia e dobbiamo essere molto cauti e continuare a rispettare le misure di contenimento“.