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La stagione fredda è ormai iniziata e anche i casi di Covid-19 nel nostro Paese sono in aumento.
Complice l’arrivo dell’inverno e la fine delle restrizioni, crescono i positivi in Italia. La vaccinazione resta l’unica arma contro il virus, che continua a circolare. Tuttavia, le manifestazioni no green pass – come quella di Trieste – hanno alimentato nuovi focolai, che si stanno sviluppando da Nord a Sud: quali sono le regioni e le città con più contagi?
Nel complesso resta stabile l’andamento della pandemia in Italia, ma dopo un periodo di discesa i contagi sono in aumento.
Negli ultimi giorni i parametri epidemiologici sono peggiorati e da Nord a Sud sono saliti i nuovi casi di Covid.
Da Trieste a Taranto, passando per il Veneto e le Marche: sono diversi i focolai attivi.
Il più grande focolaio del Friuli Venezia Giulia è a Trieste, dove si segnalano finora 93 persone contagiate.
Tutte avevano aderito alla manifestazione contro il certificato verde.
A Venezia un nuovo cluster è stato segnalato sabato 30 ottobre. Un bus turistico ha trasportato in città 26 turisti greci, di cui 23 sono risultati positivi al coronavirus dopo essersi sottoposti a un tampone in un centro di Mestre. Ora sono in isolamento e sotto osservazione. I loro test, inoltre, sono a sequenziamento per verificare l’eventuale presenza di varianti. I 26 turisti sono in possesso di green pass e tutti, eccetto due, risultano vaccinati con doppia dose.
Poco distante dalla città della Laguna, a Padova, il virus ha colpito 4 anziani, ora ricoverati in terapia intensiva. Tre uomini e una donna versano in gravi condizioni. Pare siano stati contagiati in occasione delle celebrazioni per il 50esimo anniversario di alcuni matrimoni. I contagiati hanno tra i 70 e gli 80 anni. Anche in tal caso, erano tutti vaccinati con doppia dose, ma due avevano patologie pregresse.
In Veneto i contagi sono ancora in aumento: infatti a Longarone, in provincia di Belluno, lunedì 25 ottobre è stato segnalato un focolaio in una scuola, registrando 24 positivi tra docenti e alunni.
Nuovi focolai si registrano anche nelle Marche. Filippo Saltamartini, assessore regionale alla Sanità, ha comunicato la presenza di “due importanti focolai Covid in strutture residenziali per anziani a Rosora e Porto San Giorgio”. Nella prima residenza, in provincia di Ancona, ci “sono stati anche decessi” (che sarebbero 5), mentre a Porto San Giorgio (Fermo), “vi sono 50 positivi di cui 5 con sintomi gravi”.
A tal proposito, ha commentato: “In questi mesi abbiamo cercato di riaprire il contatto degli ospiti con l’affettività di amici e parenti, anche mediante l’uso di strumenti telematici e colloqui a distanza. Testata anche una piattaforma per creare stanze virtuali per videoconferenza e video-consulti medici. Ma è evidente che c’è l’esigenza di “contrapporre” la necessità di evitare il transito di persone in queste strutture, che possono essere vaccinate ma positive, di garantire sicurezza, con la garanzia che non restino isolate come in mesi precedenti”.
Un aumento dei positivi si segnala anche in Puglia. Venerdì 29 ottobre Valerio Morelli, vicesindaco di Lizzano (Taranto), ha emesso un’ordinanza che stabilisce la sospensione delle lezioni in presenza nell’istituto scolastico Anna Frank, sede di una scuola primaria e di una dell’infanzia, a causa di un focolaio Covid-19. Su tre classi, sono stati riscontrati 9 alunni e 5 maestre positivi al virus. L’ordinanza resta in vigore fino a venerdì 5 novembre.
Il giorno precedente sarà eseguita la sanificazione e il rientro in aula è previsto per lunedì 8.