Il consigliere del ministro della Salute Walter Ricciardi ha descritto la situazione epidemiologica italiana come discreta ma non ottimale, pur riconoscendo che è migliore rispetto a quella di altri paesi: a mantenere alta la circolazione del virus è a suo dire un numero molto rilevante di non vaccinati che “non hanno ancora capito quanto rischiano“.
Ricciardi sui non vaccinati
Intervistato dal Corriere della Sera, l’esperto ha spiegato che la variante Delta ha cambiato radicalmente la dinamica dell’epidemia perché ha incrementato la contagiosità e reso necessario, oltre alla vaccinazione, l’adozione di misure ulteriori come il green pass. La dimostrazione che non ci si possa accontentare di contenere ma occorra andare oltre è offerta dalla Danimarca. Un paese che, dopo aver raggiunto una percentuale di vaccinati più alta di quella italiana e aver tolto le misure restrittive, sta assistendo alla risalita dei casi tanto che ha ripristinato l’obbligo di mascherine al chiuso.
Il modello da seguire è invece quello di Israele che, vaccinata in modo estensivo la popolazione con la terza dose e adottato il green pass, ha già iniziato a pianificare la campagna di immunizzazione dei bambini. Quanto all’Italia, “purtroppo è vincolata all’agenzia europea Ema che prende le decisioni con due tre mesi di ritardo rispetto agli americani del FDA: tanto basta alle ondate per ripartire“.
Ricciardi sui non vaccinati e l’aumento dei casi
Quanto infine alle sue previsioni sullo scenario futuro, Ricciardi ha affermato che i casi aumenteranno ma non in maniera tale da mettere sotto scacco gli ospedali: “Non credo torneremo agli stessi livelli di emergenza“. In conclusione ha inoltre dichiarato che, oltre alla terza dose, all’uso di mascherine e al rispetto del distanziamento, per contenere l’infezione è importante anche vaccinarsi contro l’influenza che quest’anno si annuncia più aggressiva.