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Cristina Chiabotto afferma di non aver voluto evadere il fisco: la colpa sarebbe stata solo di persone senza scrupoli incaricate di gestire le sue finanze. Non è il primo caso di evasori del mondo dello spettacolo che incolpano i propri commercialisti: era già capitato nel caso Morgan.
Cristina Chiabotto: “Non sono un evasore”
Negli scorsi giorni è circolata la notizia che Cristina Chiabotto, ex Miss Italia, modella apprezzatissima e imprenditrice, abbia scoperto di avere un debito con il fisco italiano di ben 1,5 milioni di Euro. La Chiabotto si è dichiarata assolutamente innocente e ha spiegato di non aver mai voluto evadere il fisco: la responsabilità sarebbe tutte sulle spalle dei suoi commercialisti, i quali curarono in maniera impropria i suoi interessi e fecero sì che Cristina accumulasse un debito così enorme.
All’epoca, ha spiegato la Chiabotto, aveva soltanto 19 anni: si ritrovò a dover gestire un quantitativo enorme di denaro e decise di investirlo in attività commerciali che esistono ancora ma che recentemente è stata costretta a vendere per accumulare liquidità.
Salvata dalla legge anti suicidi
Fortunatamente per la Chiabotto, la legge italiana prevede la possibilità di dilazionare i pagamenti nei confronti del fisco quando si tratta di debiti molto consistenti. La legge, messa a punto per evitare il crollo psicologico degli investitori è stata chiamata giustamente “Legge Anti Suicidi” e, come ha spiegato Cristina Chiabotto, è l’ultimo strumento giuridico a cui le sarà possibile aggrapparsi per uscire da questa gravissima situazione di indebitamento.
L’ex Miss Italia ha anche dichiarato di voler versare al fisco fino all’ultimo centesimo al fine di regolarizzare la propria posizione. Ci vorrà molto tempo ma, naturalmente, è un dovere civile.
Proprio a questo proposito la Chiabotto ha fatto una dichiarazione importante:
Non voglio sottrarmi al mio dovere, anzi. Vorrei solo fosse rispettato un principio valido per chiunque, cioè che l’ammontare dovuto di tasse si basi su quanto effettivamente guadagnato. Ci tengo inoltre a precisare che nel decreto (peraltro pubblico) non si parla mai di evasione, ma piuttosto di ‘comportamento elusivo non fraudolento’ come espressamente dichiarato dal giudice. Ho sempre rispettato le regole e ho chiesto a chi mi consigliava di fare altrettanto
Cristina Chiabotto come Morgan
Non è passato molto tempo da quando Marco Castoldi (in arte Morgan) è stato al centro di un caso simile che ha avuto anche risvolti psicologici molto pesanti per il cantautore.
Il fisco ha messo all’asta la casa di Morgan il quale, ben lungi dal prendersi le proprie responsabilità nei confronti della legge, come sta facendo la Chiabotto, ha sempre accusato il fisco e i giudici chiamati a derimere il suo caso, di essersi accaniti contro di lui.
Gli ultimi atti della sceneggiata mediatica messa in piedi da Morgan vedeva anche un coprotagonista importante, che si era messo a completa disposizione del cantante: Vittorio Sgarbi si era offerto addirittura di trovare una casa al cantante, ma pare che l’accordo tra i due amici non si sia mai concretizzato.