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Il crossdressing è l’abitudine di vestire gli abiti del sesso opposto e i crossdresser possono essere sia uomini che donne, indipendentemente dall’identità di genere percepita. Perché se è vero che sta prendendo sempre più piede una cultura gender fluid soprattutto negli adolescenti, ecco che anche gli adulti cercano di allontanarsi dagli stereotipi di genere.
Crossdressing e uomini etero: di che si tratta
La società cambia e con essa anche alcuni canoni che da sempre sono stati il modello su cui basare ogni scelta e ogni comportamento individuale. Così vale per l’abbigliamento. Il vestiario è simbolo di ciò che siamo ma anche di ciò che vorremmo essere, è un modo per comunicare qualcosa agli altri di noi e non solo un metodo per coprirci. E se è vero che ognuno di noi si sente a suo agio con determinati abiti, non è detto che tali abiti siano corrispondenti a ciò che la società vorrebbe per noi. Gli adolescenti di oggi lo sanno bene, molti di loro si definiscono gender fluid, ovvero non appartenenti costantemente a un genere preciso, e anche la moda si sta adeguando nelle sue proposte con vestiti no gender. Si vestono come meglio credono, semplicemente in base al gusto personale vivendo quindi l’abbigliamento in modo più disinvolto.
C’è poi un caso specifico per cui persone con un’identità di genere precisa si sentono comunque più a loro agio con abiti del sesso opposto. Si entra qui nel campo del crossdressing, ovvero l’abitudine di indossare vestiti non appartenenti culturalmente al genere di cui si fa parte. Possono essere sia uomini che donne e si parla di persone che rifiutano ogni definizione o stereotipo in nome del loro benessere.
Crossdressing e uomini etero: cosa c’è alla base
Il crossdressing non c’entra né con l’orientamento sessuale né col genere percepito, né, tantomeno, con disturbi psicologici. Un uomo etero che lo pratica si sente appartenente al genere maschile e prova attrazione per le donne ma semplicemente si trova a suo agio con una gonna invece che con dei pantaloni. Si tratta solo di gusti personali quindi, l’abbigliamento è un modo per esprimere la propria creatività e il proprio modo di vivere il corpo. A differenza delle persone transgender però, il crossdresser non vede i vestiti come un modo per affermare la propria sessualità o la propria identità di genere in pubblico, anzi, spesso è una pratica che rimane nella sfera privata o di coppia.
Crossdressing e uomini etero: gli esempi dei vip
Personaggi dello spettacolo hanno fatto del gender fluid la loro battaglia. A partire dalla collezione di smalti lanciata da Fedez per arrivare alla gonna indossata spesso da Harry Styles. L’obiettivo comune è quello di combattere la mascolinità tossica e un certo ideale di virilità che può non appartenere per forza a tutti gli uomini. Styles rifiuta l’idea che esistano vestiti maschili e vestiti femminili e preferisce sperimentare arrivando a essere il primo uomo con la gonna a posare per una copertina di Vogue. Un caso al femminile invece è stato quello di Zendaya che ha posato per GQ con abiti maschili perché ha riferito di essersi sempre sentita meglio con quel genere di abbigliamento. I tempi sono cambiati per ragionamenti come abiti da indossare e non, colori appropriati e non. L’importante è esprimere sé stessi nel rispetto degli altri.