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Il curry è una spezia molto conosciuta sia in Oriente che in Occidente, ormai.
Quali sono i suoi benefici e che differenze ci sono tra esso e la curcuma? Vedremo, inoltre in questo articolo, alcune ricette che potrete preparare con questa spezia.
Il curry è una miscela di spezie di origine indiane, che viene utilizzata per insaporire i cibi. Queste spezie vengono sapientemente lavorate al mortaio. In tal modo si ottiene una polvere molto fine, di colore giallo ocra.
Ha un profumo molto intenso ed inebriante e può cambiare a seconda della maggior concentrazione di un ingrediente rispetto ad un altro. Soltanto in India, il curry può contare ben oltre dieci tipi di varianti e, in questa zona, viene chiamato con il nome di Masala.
Il più rinomato è forse il Garam Masala, che è formato da una percentuale di spezie molto piccanti. Questo, è diffuso in tutta l’India e il Pakistan.
E’ formato da polvere di zenzero, peperoncino, aglio, semi di senape, sesamo, finocchio e altre spezie, tutte lavorate al mortaio.
A seconda delle zone da cui proviene, nel curry si possono trovare anche pepe nero, cumino, cannella, coriandolo, chiodi di garofano, noce moscata, zenzero, peperoncino, fieno greco.
Grazie alla presenza della curcumina, ossia il principio attivo della curcuma, il curry possiede i benefici di proteggere lo stomaco, il fegato, l’intestino.
E’ utile anche per ridurre i fastidi legati a malattie come artrite e reumatismi. Fa bene alla digestione e disinfetta lo stomaco.
E’ utile, si dice, anche per ridurre il rischio di attacchi cardiaci. Il curry, infatti, stimola il flusso sanguigno, agendo a livello venoso.
Stimola anche la secrezione di acidi biliari e, quindi, fa bruciare i grassi regolando il metabolismo. Andrebbe evitato tuttavia negli indivdui che soffrono di calcoli renali, ulcere, gastriti, infiammazioni urinarie e in gravidanza e allattamento.
Che differenza c’è, quindi, tra il curry e la curcuma? Il curry, come abbiamo visto, è una miscela di spezie, tra cui è presente anche la curcuma. Quest’ultima è una pianta erbacea dal colore giallo-ocra, che proviene dall’India. Se ne conoscono i benefici da oltre 5000 anni.
E’ conosciuta non solo come spezia, ma anche come elemento antiinfiammatorio e colorante. Viene chiamata anche con il nome di “zafferano delle Indie”, per il suo colore giallo intenso appunto.
Si tratta di una pianta che ha foglie lunghe ed ovali che accolgono dei fiori raccolti in spighe. Da questi vengono estratti i rizomi. Questi poi vengono bolliti, essiccati e schiacciati.
Il curry si presta a moltissime ricette, sia dolci che salate, a base di carne, pesce o riso. Vediamo le migliori ricette che si possono realizzare con questa spezia. Un classico della tradizione orientale mescola, ad esempio, la carne con il pesce e il riso per ottenere un piatto delizioso.
Si tratta del pollo con gamberi e riso basmati.
Per realizzare la ricetta abbiamo bisogno di:
Per il riso, avremo invece bisogno di:
Prendiamo il petto di pollo e tagliamolo a cubetti di circa 3 cm. Sgusciamo anche le code di gambero e mettiamole in frigorifero. Tritiamo finemente la cipolla, peliamo la carota e puliamo il sedano. Tritiamo il tutto e versiamo olio in un tegame con queste verdure, per realizzare un soffritto.
Lasciamo appassire a fuoco dolce e poi uniamo i cubetti di petto di pollo, mescolando spesso. Aggiungiamo anche il curry, un mestolo di acqua calda e facciamo cuocere per dieci minuti.
Mettiamo in mezza cipolla i chiodi di garofano, mettiamola insieme all’olio e facciamo soffriggere il tutto per un paio di minuti. Uniamo, quindi, il riso basmati, aggiungendo acqua calda salata a piacere. Portiamo il riso a cottura e, nel frattempo, continuiamo a cuocere anche il pollo, fino a che sarà tenero.
Tiriamo fuori dal frigorifero i gamberi e cuociamo per circa 2 minuti, mescolando di tanto in tanto. Uniamo anche lo yogurt greco e mescoliamo il tutto fino a incorporarlo bene con tutti gli altri ingredienti.
Aggiustiamo di sale e spegniamo il fuoco. Nel frattempo, anche il riso sarà cotto.
Andiamo, quindi, a servire il pollo con i gamberi e il riso ancora caldo. Per rendere la preparazione più saporita, si può sostituire l’acqua utilizzata con del brodo vegetale, a piacere.
Questa è una ricetta della tradizione classica orientale, ma ne esistono davvero tantissime che si possono realizzare con il curry. Scorrendo un libro di ricette oppure facendo un giro su internet è possibile scoprire quante ricette ci siano a base della miscela di spezie di origine indiana che prende il nome di curry.