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Uno dei volti della televisione italiana è Dario Vergassola, presentatore di svariati programmi televisivi, cabarettista e comico.
Dario Vergassola
Il comico, attore e cabarettista Dario Vergassola nasce a La Spezia, in Liguria, il 3 maggio 1957. Si avvicina al mondo dello spettacolo in età di trentun’anni, dopo aver svolto il mestiere da operaio, in occasione di una manifestazione organizzata da Giorgio Gaber e dedicata alla comicità. Proprio in questa sede ottiene un grande consenso e inizia così la sua carriera nella televisione: diventa inviato per la trasmissione di Canale 5 Il TG delle vacanze; gira l’Italia in tour con una rappresentazione intitolata Bimbi belli; presenta in Rai il programma In Kantina e recita nella serie Dio vede e provvede affiancando Angela Finocchiaro.
La notorietà nel mondo dello spettacolo italiano giunge però soprattutto a partire dal 1997, quando diventa ospite quasi fisso del programma Maurizio Costanzo Show. A proposito di quell’importante esperienza, Dario Vergassola ha affermato in un’intervista:
A quel tempo Costanzo era come un viaggio a Lourdes per diventare conosciuti: aveva una capacità unica di comunicare, di arrivare, esaltare il meglio di te. E poi, all’improvviso, con una serata sola ho guadagnato la stessa cifra di quanto prendevo in un intero mese. Improvvisamente ero diventato famoso.
Seguono partecipazioni a famosi programmi televisivi come Facciamo Cabaret, il futuro Zelig, e Mai dire gol e Quelli che il calcio. In seguito recita nella serie tv Carabinieri, presenta la trasmissione Dieci su Sky, per poi condurre il programma televisivo Parla con me su Rai 3 mentre nel 2014 affianca Camila Raznovich nel programma Alle falde del Kilimangiaro.
Vita privata e curiosità
Dario Vergassola ha scritto svariati libri, tra cui un romanzo nel 2014 edito da Mondadori e intitolato La ballata delle acciughe. Al centro delle vicende del romanzo ci sono i luoghi della sua Liguria. Il comico ha infatti affermato:
Ho viaggiato molto e girato l’Italia in lungo e in largo: è un paese che amo, con le sue bellezze e i suoi luoghi magici. Alla fine, però, torno sempre a casa, anche se devo fare 300 km dopo una serata: il legame con i luoghi in cui sono cresciuto è ancora fortissimo, senza contare quello con gli amici di un tempo a cui sono molto affezionato… si finisce, ad un certo punto, per diventare quasi parenti, e si cerca sempre e comunque di prendere il meglio da ciascuno, perché in certi posti ci sono sempre buoni ingredienti (le persone), che fanno una buona cucina.
Il cabarettista ha una moglie alla quale è legato da una vita, sin da quando era ancora un operaio. Da lei ha avuto due figli, Filippo e Caterina che oggi sono diventati grandi e lo hanno reso anche nonno. A proposito di questo splendido evento, il comico ha affermato:
Mi sentivo come un barattolo di pittura verde, e parlo della tintura per le persiane, oramai giunto alla fine, quando restano solo due dita di vernice e non sai se tenerlo o buttarlo. Poi è nata mia nipote ed è stata come l’acqua ragia, ha diluito tutto, ha fluidificato l’ultima parte della vita: i nipoti sono un’imbarazzante anestesia alla morte.