Il fido servitore, Emilio Fede, nel giorno del malore di Silvio Berlusconi, aveva deciso di non mandare in onda le crude immagini del proprio capo alle prese con uno svenimento dovuto al caldo e al troppo stress. I dati d'ascolto non gli hanno dato ragione: la gente avrebbe voluto vedere un Berlusconi vacillante (più sotto riporto i dati d'ascolto).
Per almeno una settimana gli editorialisti dei più importanti giornali si sono sfidati a colpi di penna denunciando la scelta di Sky Tg24, che per tutta la giornata ha mandato in onda le immagini di Silvio Berlusconi colpito dal malore.
Fede – come altri – ha invece deciso di non farlo, perchè una sequenza come quella metteva troppo in risalto il lato debole, e per una volta umano, del leader di Forza Italia, nonchè suo datore di lavoro. Scelta legittima, se non si fosse obbligati a pensare che alla base di tutto ci sono ragioni politiche.
Io appoggio invece la scelta di Sky Tg24, quelle immagini erano una semplice cronaca dell'avvenimento, facevano parte delle tante immagini crude che abitano quotidianamente i telegiornali Mediaset e Rai. Dirò di più, non mi sono neanche scandalizzato nel vedere Paolo Rossi che improvvisava un malore a Che tempo che fa e non mi sento di denunciare Ghezzi ed il suo Blob per quella scritta "Paura eh" inserita sotto le immagini del Cavaliere barcollante.
Ricordo ancora l'ipocrisia di alcune reti televisive nel momento della morte di Franco Scoglio in diretta tv. Alcuni mandarono in onda le immagini fermandole un attimo prima del malore, altri le mandarono integralmente (negli speciali in seconda serata), altri ancora menzionarono l'accaduto senza mostrare alcun video.
Per quanto forte, l'immagine di uno svenimento non ha controindicazioni, non offende la persona colpita. E' semplice cronaca, e informare su quest'ultima è compito di un telegiornale.
Ne parlo ora – a distanza di giorni dall'accaduto – perchè ho voluto meditare leggendo quante più opinioni possibili. Invece di gettarmi subito esprimendo un giudizio ho riflettuto; posso però dirvi che la mia prima impressione non è mutata.
Proprio nella settimana di grande paura per Silvio Berlusconi, poi prontamente rimessosi, il Tg4 di Emilio Fede tocca una soglia bassissima, in termini di audience: il 6,6% in preserale, con 1,2 milioni, secondo le rilevazioni Auditel. Flette leggermente anche il Tg1, che passa da 8,1 a 7,9 milioni con una share che non muta del 33%, così come il Tg5 di prima serata che si perde per strada circa 200 mila fedeli con un break pubblicitario frequentato da 5,6 milioni, raggiunti al costo per contatto di 15,2 euro ogni mille "teste". Su Raiuno, in attesa del Tg1 ci sono invece 6,3 milioni di consumatori raggiunti al costo per contatto di 15,5 euro. Raiuno riconquista la leadership nel prime time, con il 25,4% di share, mentre Canale 5 scende al 20,8%.Continua il successo per Affari Tuoi, Raiuno, che nella puntata di martedì supera di un soffio Striscia la notizia: 8,7 milioni di spettatori per il gioco dei pacchi, 8,5 milioni per il tg satirico di Antonio Ricci (Repubblica)