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Ai David di Donatello, la serata del grande cinema italiano, il film Dogman ha trionfato, conquistando ben 9 statuette. Matteo Garrone è apparso emozionato come non mai e, per stemperare la tensione, ha scherzato un po’ anche sul ruolo che il cinema sta via via assumendo, augurandosi che non venga soppiantato dalla ‘televisione’.
Dogman trionfa ai David
Matteo Garrone, con il suo Dogman, ha trionfato ai David di Donatello, riuscendo a conquistare ben 9 statuette. La pellicola, si ispira al cosiddetto ‘delitto del canaro’, l’omicidio del criminale e pugile dilettante Giancarlo Ricci, avvenuto nel 1988, ad opera di Pietro De Negri, detto appunto ‘il canaro’. Garrone, visibilmente emozionato, ha dichiarato: “Che bella serata. Speriamo che se i televisori diventano sempre più grandi i cinema non diventino più piccoli”. Matteo, sul palco per ricevere il premio alla regia, ha portato il protagonista Marcello Fonte che ha voluto ricordare la mamma in platea. Dogman ha ricevuto nove premi: miglior film, miglior regia, migliore attore non protagonista per Edoardo Pesce, migliore sceneggiatura originale, migliore fotografia, migliore scenografia, miglior montaggio, miglior trucco e miglior suono. Garrone è apparso contento e soprattutto soddisfatto del lavoro fatto.
Le premiazioni ai David di Donatello
Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, film allo stesso tempo crudo e meraviglioso, ispirato alla vicenda di Stefano Cucchi ha ottenuto ben tre statuette: quella per il regista esordiente, il David Giovani, miglior produttore e miglior attore protagonista ad Alessandro Borghi. Miglior film straniero invece è andato a Roma di Alfonso Cuaron. Capri-Revolution di Mario Martone ha ottenuto il David per musica e costumi. A Loro di Paolo Sorrentino sono andate due statuette: quella per la miglior attrice protagonista, Elena Sofia Ricci, che nel film vestiva i panni di Veronica Lario e, quella per il miglior acconciatore. Il premio come miglior documentario è andato a Santiago Italia di Nanni Moretti. Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino ha conquistato sia il premio alla canzone per ‘Mistery of Love’ di Sufjan Stevens che quello alla sceneggiatura non originale. A Casa tutti bene di Gabriele Muccino ha ottenuto il premio del pubblico. Il premio come miglior Cortometraggio è andato a Frontiera di Alessandro Di Gregorio. Un momento molto commovente è il ricordo che tutti i protagonisti intervenuti ai David di Donatello hanno fatto nei confronti di grandi attori e registi recentemente scomparsi, da Bernardo Bertolucci a Bruno Ganz, da Ennio Fantastichini a Carlo Vanzina. Tra i momenti più belli della serata c’è il David for Cinematic Excellence 2019 andato al regista visionario americano Tim Burton. Per lui è standing ovation e consegna dei premio da parte del grande Roberto Benigni che lo definisce “un italiano come noi”. Anche il duetto tra Andrea Bocelli e il figlio Matteo con il brano ‘Fall On Me’ è stato molto emozionante. Una menzione particolare merita Dario Argento che, per la prima volta in quaranta anni di carriera, ha ricevuto un premio speciale.