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“Ovunque tu sia, auguri per il tuo 17simo compleanno, sei sempre nei nostri pensieri e nei nostri cuori”.
Gli auguri dei genitori di Denise Pipitone, per il 17esimo compleanno della figlia, sono i 13esimi senza la figlia a casa. “Denise, tesoro di mamma, ti abbiamo cercata e fortemente voluta… poi il 26 ottobre del 2000, come un raggio di sole, sei venuta al mondo, accolta con molta gioia e tanta felicità. Sei sempre nei nostri pensieri e nei nostri cuori. Con amore mamma Piera e papà Piero”.
Il messaggio straziante è apparso sul blog dedicato alla ricerca di Denise.
La mamma Piera Maggio oggi era a Mattino 5 dove ha dichiarato: “Non ci siamo mai dimenticati del suo compleanno né di quelle date particolari che vanno sempre ricordate soprattutto quando si tratta di persone scomparse, sono un piccolo appiglio per continuare a parlarne”.
Dopo l’assoluzione per la sorellastra Jessica Pulizzi, non è rimasto nulla delle indagini che seguirono la scomparsa nel 2004. Il caso ora è stato riaperto per analizzare il Dna di Denise Pipitone.
“Se dovessero riscontrare il Dna di mia figlia sarebbe molto importante”. Spera la madre Piera Maggio dopo la riapertura della Procura di Marsala, grazie alle nuove tecniche sui rilievi del Dna. Ora i Ris dei carabinieri sono a lavoro.
Ma un’altra considerazione fa intristire Piera Maggio: “La verità processuale è diversa da quella reale ed è giusto che io non condivida la verità dei giudici. Quello di mia figlia è un fallimento della giustizia italiana.
Mi devono la verità.” Manca la verità a un caso che non ha una risposta dopo 13 anni. Un rapimento senza colpevoli.
Il primo giorno di Settembre del 2004, Mazzara del Vallo finì su tutte le cronache nazionali, era sparita una bambina. Denise Pipitone si chiamava, stava giocando con i cugini quando vennero richiamati in casa per pranzare dalla zia materna. Denise rimase sola, e da li nessuno l’ha più vista.
Il 18 ottobre, una guardia giurata sostiene di aver visto una bambina somigliante a Denise Pipitone, davanti alla Banca di Milano. I filmati della telecamere di sorveglianza danno adito alla guardia, la bambina sembra proprio lei, e viene chiamata Danas, un riferimento chiaro al nome Denise. Piera Maggio sembra riconoscere la figlia, ma è ancora sotto choc. Il paese viene setacciato, e tutti collaborano alla ricerca, ma quelle bambine non sono Denise Pipitone.
Sullo sfondo i problemi famigliari, mentre il padre di Denise lavora in Germania, Pietra diventa molto amica di Anna Corona. L’amicizia si interrompe quando Anna scopre che Denise, sembra essere la figlia di suo marito, Piero Pulizzi. Anna e Piero si separano, e le figlie Jessica e Alice, vedono solo una colpevole, Piera Maggio. Ritornato dalla Germania, Toni Pipitone riconosce la bambina senza sapere nulla.
Per Piera Maggio l’incubo non finisce qui, dopo alcune intimidazioni, sembra che siano state proprio loro a rapire la figlia, e forse a ucciderla.
Oggi Jessica Pulizzi è stata assolta. A Piera Maggio e Toni Pipitone non rimane che sperare nelle nuove tecnologie sul Dna.