Argomenti trattati
Nato nel 1962 dalla fervida immaginazione delle sorelle Angela e Luciana Giussani, il fumetto di “Diabolik” conquista tutti fino ad essere portato sul grande schermo per la prima volta due anni dopo, nel ‘68, da Mario Bava.
Nel 2021 “Diabolik” torna al cinema e quasi come uno strano scherzo del destino, nato dalla penna di due sorelle, finisce per essere diretto da due fratelli conosciuti come i Manetti Bros, alla guida di un cast davvero interessante. Scopriamo qualcosa in più sulla trama del film.
Il film vede i meravigliosi paesaggi tutti italiani di Milano, Trieste, Bologna, Ravenna e Courmayeur fare da sfondo alle avventure, o per meglio dire, ai colpi messi a segno da Diabolik, il famoso criminale inseguito dall’instancabile ispettore capo Ginko sempre più deciso a consegnare il proprio antagonista alla giustizia.
L’occasione arriva con l’entrata in scena della bellissima ereditiera sudafricana Eva Kant, in possesso di un diamante rosa dal valore inestimabile di cui, neanche a dirlo, Diabolik tenterà di impadronirsi.
Il vice-ministro della Giustizia Giorgio Caron è perdutamente innamorato della Kant, ma non è ricambiato. Il colpo di fulmine invece scatta proprio tra l’ereditiera e Diabolik che si introduce nella sua stanza d’hotel con lo scopo di rubarle il prezioso diamante, assumendo l’identità del suo cameriere personale.
L’idillio amoroso della coppia viene però interrotto proprio dall’ispettore Ginko, che riesce nell’intento di catturare Diabolik e portarlo in carcere. Lady Kant farà di tutto per fare evadere l’amato ed evitargli così la ghigliottina.
“Diabolik” dei Manetti Bros non vuole raccontare solo le gesta criminali del genio del crimine, ma anche l’inizio della storia d’amore intensa e travolgente che coinvolge Diabolik stesso ed Eva Kant, che come sapranno i fan del fumetto, diventerà poi sua compagna di vita e ovviamente astuta complice nelle malefatte.
La pellicola di Marco e Antonio Manetti è il connubio perfetto tra il fumetto e il cinema noir, con le atmosfere tipiche degli anni ’60 richiamate dai costumi e dalle auto di quegli anni.
Ad impreziosire il tutto, la colonna sonora firmata da Pivio e Aldo De Scalzi, con lo speciale contributo di Manuel Agnelli, attualmente impegnato ad X Factor in qualità di coach (ruolo con cui ha raccolto tantissimi consensi da parte dell’ampio pubblico della tv).
Ci sentiamo di dirlo e non è affatto scontato: anche la scelta del cast è stata ottima. Colpisce infatti il modo in cui gli artisti coinvolti hanno saputo fare proprie le personalità dei personaggi. Valerio Mastandrea interpreta infatti Ginko, integerrimo uomo di legge. Miriam Leone è davvero impeccabile nelle vesti di Eva Kant, donna di classe, quanto spietata, che sa come usare le proprie armi di seduzione.
Luca Marinelli invece è il protagonista, Diabolik appunto, e lo fa suo in un modo che solo lui riesce a fare. E come ogni volta, finisce che ci si innamora almeno artisticamente parlando, di ogni suo personaggio.