Il ciuccio non è il nemico dei bambini, anzi, aiuta nella crescita. Bastano solo alcuni accorgimenti nell’utilizzo. Ecco le domande più ricorrenti:
Di che materiale è fatto il ciuccio e quale scegliere?
Il ciuccio può essere composto di due materiali: silicone o caucciù (lattice). Il silicone è adatto per i primi tre mesi di vita. Essendo un materiale morbido e leggerissimo () per cui non danneggia le gengive del bambino. Inoltre è sintetico, anallergico, inodore e trasparente per cui si può sterilizzare senza che i suoi componenti vengano alterati.
Dal quarto mese in poi, è preferibile utilizzare il ciuccio in lattice. Anch’esso morbido ed elastico, si contraddistingue dal primo per la sua composizione porosa naturale, dato che si ricava dal tronco del caucciù. Attraverso i pori, tutti gli odori e i sapori restano concentrati all’interno del ciuccio e il bambino viene maggiormente tentato dal mordicchiarlo, facendo cosi da stimolo per la dentatura che si viene a formare.
Qual è la forma adatta?
La forma del ciuccio, per i primi mesi è quella a ciliegina, che ricorda il seno materno. Nella fase successiva è perfetta la forma a goccia oppure quella anatomica con la punta verso il basso che si appoggia perfettamente tra palato e lingua.
Dopo quanto tempo si cambia?
Solitamente i ciucci vanno cambiati ogni due mesi, per questioni igieniche e devono sempre essere della misura proporzionata alla crescita del bambino.
Quelli in silicone, essendo più delicati tendono a lesionarsi perciò vanno sostituiti ogni qual volta si noti un’ abrasione. Mentre quelli in caucciù o lattice, essendo porosi, sono più esposti all’insorgenza di batteri e cattivi odori perciò è necessario sostituirli non appena si formi una patina biancastra.
Qual è la fase di crescita migliore per iniziare ad utilizzare il ciuccio?
Dopo il primo mese di vita, è possibile adoperare il ciuccio, quando ormai il bimbo si è adattato alla fase dell’allattamento materno e non si creano perciò interferenze con le sue abitudini comportamentali istintive.
Quando bisogna smettere?
Oltre il primo anno di vita bisogna smettere di utilizzare il ciuccio, altrimenti potrebbero verificarsi delle otiti. L’otite che non è altro che l’infiammazione della tuba di Eustachio (canale che collega faringe a orecchio) da cui passano le secrezioni nasofaringee, provocata da una eccessiva e prolungata suzione del ciuccio da parte del bambino.
Con quale frequenza va sterilizzato il ciuccio e come?
Durante i primi 6 mesi di vita, il sistema immunitario del bambino non e’ ancora maturo perciò occorre sterilizzare il ciuccio una volta al giorno.
La sterilizzazione si effettua tramite appositi sterilizzatori a vapore, oppure immergendo il ciuccio alcune ore in una soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio o semplicemente in un recipiente con acqua bollita. Superato il mezzo anno di età, le difese immunitarie sono formate per cui si possono diradare le sterilizzazioni e basterà sciacquare il ciuccio sotto l’acqua corrente.
Per i bambini nati prematuri, serve il ciuccio?
Per i bambini nati pretermine, l’utilizzo del ciuccio stimola l’apprendimento della nutrizione in quanto viene simulato il movimento della suzione del latte materno e la conseguente deglutizione.
Usare il ciuccio, rovina i denti?
Con il ciuccio il bambino si allena al corretto funzionamento mandibolare e dentario permettendo così un perfetto movimento sia nella suzione che nella deglutizione.
E’ vero che protegge dal rischio SIDS?
L’utilizzo del ciuccio nelle ore di riposo, protegge il bambino dal rischio SIDS, Sindrome di Morte Improvvisa del Lattante.
Nei primi sei mesi di vita, i bambini vanno facilmente in apnea durante il sonno, ovvero si verifica quel fenomeno chiamato glossoptosi per cui la lingua tende a cadere verso la faringe e il bambino soffoca.
Ma si è scoperto che la suzione continuativa durante il sonno aiuta il bambino ad eliminare lo stato di apnea. Anzi, il meccanismo di suzione resta automatico anche se il ciuccio si è spostato inavvertitamente dalla bocca.
Il ciuccio vizia il bambino?
Il ciuccio non vizia il bambino. Anzi lo tranquillizza. La suzione è un movimento automatico del neonato che dona serenità e benessere, perciò adoperare il ciuccio può aiutare il bimbo nei suoi momenti critici. L’importante è capire le vere motivazioni per cui piange. Perciò dopo avergli dato il ciuccio per calmarlo, occorre sempre prenderlo in braccio ed occuparsi delle sue esigenze primarie come ogni bravo genitore sa fare.