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La dieta Atkins è un regime alimentare molto utilizzato di patiti della forma fisica.
Vediamo che tipi di menù settimanale possiamo prendere in considerazione come esempio.
Nata negli Stati Uniti, ma successivamente arrivata anche in Europa e In Italia, la dieta Atkins è molto nota adesso. Possiamo considerarla come un regime alimentare con basso apporto di carboidrati, che punta a soddisfare quindi le riserve d’energia grazie ai grassi e le proteine. Propone, ad esempio, una colazione molto ricca di grassi saturi, come uova fritte e pancetta, similarmente a ciò che viene consumato nei paesi anglosassoni.
Magari, poi, si può continuare con un bel pezzo di formaggio a metà mattina e una bistecca a pranzo. Ideata dal cardiologo Atkins, di cui la dieta porta il nome, è stata creata negli anni ’70 per tenere sotto controllo il diabete mellito. E’ stata usata da moltissime star, del calibro di Jennifer Aniston e Renee Zellweger. Per molti aspetti, può essere considerata molto simile alla dieta metabolica, che considera allo stesso modo il corpo come una macchina, che brucia i suoi grassi.
Cerca, però, di mantenere costanti i livelli di insulina nel nostro corpo. Andando a limitare drasticamente i carboidrati assunti, il nostro corpo non farà altro che intaccare i lipidi e le proteine, portando così ad un dimagrimento. In questo modo, inoltre, aumenterà il senso di sazietà, aumenterà il dispendio energetico (per il grosso apporto di proteine e grassi), si andrà a stimolare la produzione di ormoni anabolici che favoriscono l’aumento della massa muscolare.
In questo modo si andrà, indirettamente, ad aumentare il metabolismo basale. La dieta Atkins è formata da 4 fasi differenti tra loro. La prima fase è chiamata di induzione e dura all’incirca per due settimane. Si va a diminuire in modo piuttosto drastico l’apporto dei carboidrati. Non dovranno esseres più di 20 al giorno. Si potranno, però, mangiare molti alimenti senza restrizioni, del calibro di carne grassa o magra, pesce, formaggi, uova, vegetali che abbiano un basso indice glicemico.
Dobbiamo ricordarci di evitare i grassi idrogenati: per il resto, tutti gli altri tipi di grassi sono consumabili. In questo modo si stabilizza la glicemia e l’organismo in tale fase brucerà i grassi più efficacemente. La seconda fase sta nella continuazione della perdita di peso. La fase prevede un piccolo aumento dell’apporto di carboidrati. Verrà aumentata la soglia di 5 g al giorno, fino a che non capiremo qual è il livello critico.
Come fare a capirlo? Quando la perdita di peso si arresta, si andrà a diminuire l’apporto di carboidrati di 5 g al giorno, fino a raggiungere una buona perdita di peso. Si può andare a perdere anche 1400 g alla settimana con tale metodo. Si passa, poi, alla fase che viene definita del pre mantenimento. In questa fase saremo abbastanza vicino al nostro peso ideale. Si va ad aumentare l’apporto di carboidrati per 10 g alla settimana.
Dovremo, però, in tale fase, non perdere più peso di 500 g alla settimana. Successivamente, si passa all’ultima fase, quella del mantenimento vero e proprio. In questa fase, il soggetto saprà già quanti carboidrati gli servono per mantenere il suo peso corporeo. Il livello di carboidrati di questa fase sarà tra i 60 g e i 90 g al giorno.
Vediamo adesso, a titolo di esempio, un tipo di menù settimanale che soddisfa i requisiti della dieta Atkins.
A colazione, come abbiamo visto, avremo la possibilità di scegliere tra 2 uova, 2 salsicce di tacchino, caffè o tè, oppure tra uova e pancetta (2 fette e due uova), colazione con frittata di pomodoro, avocado e prosciutto, o anche salmone affumicato assieme a 2 uova sode, 2 uova con verdure, 2 fette di formaggio assieme a tè o caffè, oppure una verdura dal particolare potere saziante, tipo un finocchio, accompagnato da tè o caffè.
Per ciò che riguarda il pranzo, possiamo scegliere ad esempio tra insalata con lattuga, mezzo pomodoro, formaggio, olive, tonno, olio e aceto; hamburger con insalata, pollo arrosto o alla griglia, una minestra di verdure, un hamburger di tacchino alla griglia, una zuppa di legumi, con prosciutto e formaggio, una bistecca di vitello ai ferri.
Per ciò che invece, riguarda la cena, questa può essere composta da vitello con spinaci, carne alla griglia con insalata, filetto di salmone con verdure, pollo arrosto.
Come possiamo notare, sono tutti cibi ad alto contenuto proteico, mentre i glucidi sono davvero pochi, per i motivi che abbiamo già spiegato.
Se volete conoscere meglio tutti i segreti della dieta Atkins potete semplicemente fare un salto in libreria. Qui troverete tantissimi libri o guide su come seguire tale tipo di dieta. In alternativa, avete anche la possibilità di cercare su internet. Vi sono guide, ma anche libri di ricette che vi aiuteranno ad avere un idea sul tipo di schema settimanale che possiamo usare se vogliamo seguire questo regime alimentare.
Dobbiamo considerare, però, che esistono molti effetti collaterali derivanti dal seguire questo regime alimentare. Proprio per questo motivo, la dieta Atkins è stata duramente criticata da molti esperti. I carboidrati, infatti, sono davvero essenziali per il nostro corpo, al fine di produrre l’energia necessaria. Avremmo bisogno di almeno 120 g al giorno per garantire il corretto funzionamento del nostro sistema nervoso centrale. Abbiamo visto, però, che la quantità di glucidi consentita è di molto inferiore ai canonici 120 g.
Già dopo un paio di giorni di dieta, le riserve di carboidrati si andranno ad esaurire. Si bruceranno grassi, senza dubbio, ma il nostro corpo produrrà per forza i corpi chetonici, sostanze che a lungo andare intossicano l’organismo. I corpi chetonici abbassano il ph del nostro sangue, andandolo a rendere più acido. Si creeranno, quindi, tutta una serie di reazioni nel nostro corpo che potrebbero portare a nausea, vomito, cefalea, affaticamento e coma.
Esistono, inoltre, altri tipi di effetti collaterali come la costipazione, l’insonnia, l’aumento del livello del colesterolo nel nostro sangue, l’osteoporosi (elevati apporti di proteine portano ad eliminare il calcio con le urine), tumori al colon, malattie di tipo cardiovascolare, a causa dell’aumento di colesterolo cattivo nel sangue.
Gli esperti non sono molto d’accordo sulla dieta Atkins. Le critiche a tale regime alimentare sono davvero molte.
Uno studio dell’Università di Atene, ad esempio, ha rilevato che molte persone che si approcciato a tale dieta, hanno avuto un aumento del rischio cardiaco di ben oltre il 60%. La motivazione è molto semplice: l’elevato apporto di grassi e proteine fa aumentare il livello di colesterolemia nel sangue, con aumento della pressione arteriosa e una maggiore sofferenza cardiaca. Proprio per questo motivo, tale dieta (così come quella a zona) deve essere controindicata a pazienti che già hanno rischio cardiaco, a causa di malattie varie o ereditarietà.
Soprattutto le donne potrebbero soffrire di più il rischio cardiaco rispetto all’uomo, derivante da un approccio a tale tipo di dieta ricca di grassi e di proteine. Altri tipi di ricerche scientifiche hanno dimostrato che coloro che seguono una dieta ricca di proteine di origine animale, come accade in questo caso, va incontro ad un rischio di morte prematura di circa il 74%, derivante da malattie di origine cardiovascolare, diabete o cancro, rispetto alle persone che, invece, seguivano una dieta povera di questi alimenti.
Sarebbero le proteine, infatti, che sono state associate al cancro. In esse è presente l’ormone della crescita IGF-I. Alti livelli di questo ormone nel sangue sono stati associati al cancro. Una bassa percentuale di carboidrati nel nostro sangue, assieme all’uso di una grande quantità di proteine, porterebbe secondo alcuni studi scientifici al doppi odi probabilità di riguadagnare più del 10 per cento del proprio peso corporeo. Ma non finisce qui: chi segue diete come la Atkins ha cambiamenti di livelli di grassi nel sangue e, quindi, può incorrere nel rischio di elevati danni ai reni.
Un eccesso di proteine, infatti, provoca problemi renali. E’ sconsigliata, quindi, a chi soffre di gotta o problemi renali, proprio per i motivi che abbiamo già elencato. Nonostante tutte queste controindicazioni, però, la dieta Atkins trova moltissimi sostenitori in tutto il mondo, già da alcuni anni. Già nei dati risalenti al 2003, la dieta aveva venduto oltre 15 milioni di copie, a 30 anni dalla sua prima pubblicazione. A distanza di oltre 40 anni si parla di più di 40 milioni di copie vendute.
Si tratta, quindi, di un grandissimo successo, dovuto anche alla pubblicazione sui giornali e riviste di esempi di dieta Atkins e grazie alla pubblicizzazione che è stata effettuata da personaggi famosi che si sono prestati a seguire la dieta, come la Zellweger e la Aniston. E’ sempre meglio affidarsi ad un dietologo o ad un nutrizionista qualora vogliate iniziare a seguire una dieta, anche la Atkins. Sarà comunque il vostro medico di base che potrà dire se il vostro corpo e il vostro stato di salute vi permettono di seguirla o meno. Nel caso in cui soffriate di problemi renali o cardiovascolari, ad esempio, potreste non avere l’autorizzazione a seguirla. In caso contrario, se soffrite di diabete, il medico potrebbe darvi il proprio assenso, dato che tale dieta è stata ideata proprio per curare il diabete, tenendo a bada il picco di insulina. Da evitare, inoltre, di seguire questa dieta in gravidanza e allattamento, condizioni molto particolari nella vita di una donna.