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La dieta dash è nata negli Stati Uniti per combattere la pressione alta.
Molto simile al nostro ‘regime mediterraneo’, promette di far perdere peso anche a persone che non hanno problemi di ipertensione. Come funziona? I cibi concessi sono molti, ma non deve mai mancare una buona ‘dose’ di attività fisica.
Nata negli Stati Uniti, la dieta dash (acronimo per Dieteray Approaches to Stop Hypertension, ovvero approcci dietetici per fermare l’ipertensione) è stata messa a punto per combattere la pressione alta.
Questo regime alimentare si è rivelato efficace anche nel prevenire e controllare patologie cronico-degenerative come: osteoporosi, cancro, patologie cardiovascolari e diabete. Proprio per questi motivi, la dieta dash è stata valutata come una delle più salutari da parte degli Organismi mondiali di settore. Inoltre, questo regime alimentare ha ottenuto un grande successo nel trattamento dell’obesità e del sovrappeso e ha ottenuto riconoscimenti da diversi enti, tra i quali l’American Heart Association e la Mayo Clinic.
Considerando che l’ipertensione porta a sviluppare patologie cardiovascolari, talvolta acute come l’ictus e l’infarto, la nuova dieta americana è scesa in campo per combattere il nemico numero uno di questa malattia: il sodio. Quest’ultimo, infatti, è considerato come uno dei principali fattori scatenanti dell’ipertensione arteriosa. Ovviamente, anche la vita sedentaria gioca un ruolo molto importante.
La dieta dash, così come qualsiasi altro regime alimentare, va iniziata soltanto dopo aver chiesto il parere del proprio medico. Dopo aver sottolineato questo aspetto fondamentale, diamo uno sguardo agli alimenti concessi. Molto simile alla nostra dieta mediterranea, punta ad un consumo di circa 2000 Kcal.
Prevede il consumo di:
Almeno 3 porzioni al giorno
Non più di 2 porzioni al giorno e mai tutti i giorni
Nella dieta dash, gli alimenti considerati vietati sono:
La dieta dash, quando utilizzata per perdere peso, prevede una prima fase di 28 giorni caratterizzata da una riduzione dei carboidrati. Successivamente verranno reinseriti i cibi per tornare ad avere un regime alimentare più equilibrato. Proprio per questo, è bene consultare il proprio medico prima di decidere se questa è la dieta giusta per voi. Nel complesso, il ‘regime americano’ che combatte l’ipertensione non presenta controindicazioni.