Scopriamo insieme la dieta che il dott. Lemme propone in chiave vegetariana. La dieta Lemme è una filosofia alimentare green che è sempre più in voga e apprezzata.
Lo schema settimanale
La dieta Lemme rappresenta una delle filosofie alimentari più cool del momento. Il dott. Lemme, un farmacista, ha ideato questa dieta che si basa sul consumo illimitato di proteine e carboidrati e sull’assoluto divieto di sale e dolci. Si divide in due step: quello del dimagrimento e quello del mantenimento. Orari e pasti sono ben definiti: rispettando queste regole, si ottiene uno smaltimento più veloce e duraturo nel tempo. La dieta base stabilisce un consumo di carboidrati alla mattina a colazione e carne o pesce a pranzo e a cena. Nel caso di soggetti vegani o vegetariani, il dott. Lemme ha proposto una variante adatta alle loro esigenze. In questo caso il menù sarà ricco di proteine vegetali per compensare l’assenza della carne. Lo schema settimanale completo nel regime dietetico in questo caso, a differenza della versione originale, introduce la verdura molto ricca di proteine. Le fonti vegetariane proteiche si trovano in legumi, lenticchie, frutta secca, vedere e alcuni carboidrati. Gli ortaggi verdi sono gli ideali: nello specificio broccoli, carciofi, avocado, spinaci, asparagi, cavoli fino a patate e peperoni. I legumi, che rappresentano una fonte di proteine, sono piselli, fave, soia, lenticchie e ceci. Perfetta la combinazione con cereali proteici come orzo, farro, frumento e miglio, che garantiscono un apporto di aminoacidi mancanti nella carne; anche la quinoa è ricchissima di proteine. Da aggiungere alla lista della spesa vi sono frutta secca, seitan, alghe e frutta secca. Il menù si potrà variare scegliendo gli ingredienti elencati sopra e lo schema da seguire è il seguente: la colazione prevede tè verde o centrifugato di spinaci, sedano, limone e zenzero. Il pranzo va consumato tra le dodici e le quattrodici e dovrà consistere in un primo piatto e del caffè. La merenda si può assumere tra le sedici e le diciassette ed è un tè al limone. La cena, da mangiare tra le diciannove e le ventuno, consiste in specifiche proteine vegetali, per esempio sotto forma di passato di verdura o hamburger vegetale.
Il menù vegetariano con pesce
Chi segue il vegetarismo non prevede naturalmente prodotti di origine animale, ma in alcuni casi si parla di un regime semi vegetariano, dove si lascia spazio al pesce come alimento proteico. Pesce spada, sogliola e orata sono i pesci consentita dagli schemi della dieta Lemme. Un esempio di secondo piatto di pesce può essere la ricetta del pesce spada del sud. Si prepara marinando il pesce in olio, pepe, limone e origano per un’oretta, si cuoce poi in padella a fuoco moderato e si guarnisce con prezzemolo e fette di limone. Una regola che è valida sia per la versione classica della dieta, sia per quella vegetariana, è di evitare di condire troppo i cibi. Un’altra importante e imprescindibile norma è di non mangiare mai fuori gli orari prestabiliti.
La frutta consentita
Secondo i canoni della dieta Lemme, vi sono alimenti vietati come frutta e verdura. Ma d’altro canto la dieta permette il consumo invece di quelli consentiti senza un limite delle quantità, al di là degli orari dei pasti. Nella seconda fase della dieta, persino in quella tradizionale, sarà possibile inserire invece alcuni alimenti di origine vegetale, come carciofi, asparagi, spinaci e funghi, e si potranno reintrodurre anche alcuni latticini e la frutta, assolutamente vietati all’inizio. Restano totalmente vietati lo zucchero, il pane, i dolci, il vino, i formaggi, l’aceto e il latte. Nella versione vegetariana invece la frutta è consentita senza problemi, dall’inizio della dieta. Indubbiamente la frutta secca è il tipo di frutta che sopperisce alla mancanza di proteine animali: nello specifico sono decisamente indicati le mandorle, le noci, le nocciole, i pistacchi e i pinoli.
Avvertenze
Come tutte le diete è sempre opportuno un approccio delicato e a gradi. E’ importante consultare prima un medico nutrizionista e non buttarsi nel fai da te o modificare drasticamente il proprio regime da un giorno all’altro. Questa dieta ha fatto molto parlare di sè ed è stata anche molto criticata. Sembra che abbia fatto perdere 17 kg a Flavio Briatore in pochissimo tempo ed è una delle filosofie alimentari più cercate sul web. Questo metodo è un nemico acerrimo del conteggio delle calorie. Il farmacista Alberico Lemme basa le sue ricette su quella che è la reazione del corpo a livello chimico e ormonale, prestando molta attenzione agli orari. Certo, come tutte le diete anche questa ha i suoi pro e i suoi contro: vediamoli da vicino. Questo regime alimentare demonizza gli alimenti come la frutta e la verdura che sono ricchi di vitamine, sali minerali e sostanze utili per l’organismo. La dieta prevede grandi quantità di alimenti proteici e ricchi di grassi e quindi come contro potrebbero favorire l’insorgere di alcune malattie e una serie di patologie. Un fatto positivo è che non si può usare il sale, quindi si mangiano cibi insipidi. Certamente è un modo di mangiare difficile da seguire per lunghissimi periodi: inutile dire che anche la scarsa varietà di cibi può stancare nel tempo. Sicuramente è una dieta squilibrata che capovolge la piramide alimentare che in genere consiglia di alimentarsi prevalentemente a base di carboidrati complessi, con pochi grassi e carne. La dieta Lemme esclude quasi del tutto verdura e frutta, che di norma andrebbero consumate almeno cinque volte il giorno. I danni che si rischiano con un regime così sono a livello metabolico oltre che a una serie di mancanze nutritive e danni al sistema immunitario. Gli spunti saggi da cui trarre senza dubbio vantaggi sono il mantenere degli orari fissi per mangiare, quindi evitando i dannosi spuntini fuori pasto; inoltre il fatto di consumare carboidrati nella prima parte del giorno garantisce un’ottima forma fisica dando la possibilità al corpo di metabolizzarli meglio le calorie durante il giorno. Anche il suggerimento di eliminare gli zuccheri è un toccasana. E’ molto probabile che chi segua un regime alimentare così si riesca a perdere peso, ma dimagrire a discapito della salute non è una scelta saggia. Cerchiamo di valutare con attenzione le nostre scelte alimentari: sarebbe infatti più opportuno seguire diete periodiche non come scelta costante.