Dieta Montignac: mangiare per dimagrire e vivere in ottima salute

Tag: dieta
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Andiamo alla scoperta della dieta Montignac.

Molti di voi la conosceranno, per altri invece potrebbe essere ancora sconosciuta. Si tratta di una dieta molto equilibrata, al contrario di molti altri tipi di regimi alimentari che si trovano un po’ ovunque. I nutrizionisti la vedono di buon occhio, proprio perché non elimina né i carboidrati, né i grassi. Ne raccomanda, infatti, il consumo, a patto di usarla in proporzioni normali.

Dieta Montignac

Contrariamente agli altri tipi di diete, la Montignac afferma che è necessario mangiare per dimagrire e per vivere in ottima salute.

Si tratta di un metodo, quindi, differente rispetto a tutte le altre diete che, invece, eliminano i grassi e i carboidrati, andando a preferire cibi proteici. Ma i grassi e i carboidrati servono assolutamente alla nostra dieta: i primi sono importanti per il nostro cuore: alcuni grassi, infatti, riducono fattori di rischio cardiovascolare come il colesterolo e, addirittura, contribuiscono paradossalmente anche a farci perdere il peso. I glucidi, invece, sono importanti per il nostro dimagrimento, specialmente quelli a basso indice glicemico.

Il metodo Montignac è un concetto nutrizionale particolarmente innovativo, perché ci aiuta a perdere peso in modo efficace e duraturo, ci permette di ridurre i fattori di rischio cardio-vascolare e, inoltre, ci aiuta a prevenire la comparsa del diabete, facendoci fare affidamento su cibi con basso indice glicemico. Possiamo quindi affermare che il metodo Montignac non è una vera e propria dieta, almeno nel vero senso del termine, perché le privazioni sono davvero poche.

Essa consiste, infatti, nel modificare le proprie abitudini, ma non chiede restrittività. Non si tratta di andare a mangiare meno, ma di mangiare meglio.

Si tratta di una dieta che esiste da diverso tempo. Ha, infatti, una lunga storia. Lo stesso Montignac, scomparso nel 2010, ha effettuato studi ed approfondimenti già a partire dagli anni ’80, proprio sull’equilibrio glicemico degli alimenti. I suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue e sono anche stati commercializzati in diversi paesi.

Soltanto in Europa, Montignac ha superato i 18 milioni di copie vendute: si tratta sena dubbio di un grosso successo e che dimostra quanti sostenitori abbia questa dieta.

Dieta Montignac funziona

Cerchiamo adesso di capire meglio come funziona la dieta Montignac, la dieta elaborata dal noto dietologo francese. Tale metodo è stato testato per la prima volta dallo stesso Montignac, con ottimi risultati. Il francese riuscì a perdere ben 15 kg nel giro di tre mesi.

Nel corso degli anni, però, non sono mancate le critiche a tale metodo, soprattutto da parte degli altri dietologi. I vantaggi di tale regime alimentare stanno senza dubbio nell’efficacia nel perdere peso e nel non rinunciare a nessun tipo di cibo.

E’ molto importante per coloro che hanno un metabolismo lento, ma vi sono degli svantaggi collegati al lungo periodo. Seguendo tale dieta per diverso tempo, infatti, si rischia di provocare un sovraccarico all’apparato circolatorio e ai reni.

Inoltre, tale regime alimentare fa smaltire i liquidi presenti nell’organismo, ma non va ad intaccare la massa grassa presente. E’ sconsigliato, pertanto, alle donne in gravidanza e a chi pratica sport con regolarità.

Ma tale dieta funziona e ha anche dei fondamenti scientifici. Non è certo, quindi, campata in aria. Secondo Michael Montignac, infatti, alla base dell’aumento di peso ci sarebbe l’iperinsulinismo. La troppa insulina secreta dal pancreas creerebbe problemi di peso: il ruolo dell’insulina, infatti, è quello di far scendere la glicemia nel nostro sangue.

Quando si mangia un alimento che contiene glucidi, esso viene trasformato in glucosio. Il glucosio passa poi nel flusso sanguigno. La glicemia nel nostro sangue, ossia la percentuale di zucchero, va ovviamente ad aumentare. La glicemia andrà a creare la secrezione di insulina, che servirà a delocalizzare il glucosio portandolo nel fegato e nei tessuti muscolari per darci energia, riportando così la percentuale di zuccheri nel sangue a livello di base.

In alcun individui, la risposta insulinica può essere sproporzionata rispetto alla glicemia e, allora, si parla di iperinsulinismo. E’ scientificamente dimostrato che iperinsulinismo e obesità vadano di pari passo. Montignac ha studiato il fenomeno, evidenziando come in soggetti obesi, ci fosse quasi sempre un aumento delle secrezioni di insulina da parte del pancreas. Ne deriva che l’iperinsulinismo genera aumento di peso, descritto nel fenomeno della lipogenesi. All’origine del dimagrimento, invece, avremo la lipolisi, ovvero il processo metabolico che permette lo stoccaggio dei grassi.

E’ qui che entra in scena il metodo Montignac.

La dieta Montignac, come altre numerose diete, si basa principalmente su tre fasi. La prima fase è quella del dimagrimento vero e proprio. Essa riguarda la scelta oculata di grassi e proteine, in favore del consumo di alimenti con indice glicemico inferiore o uguale a 50. La seconda fase è quella di stabilizzazione e di prevenzione. La scelta dei carboidrati sarà sempre in base al loro indice glicemico, ma sarà senza dubbio più ampia rispetto alla prima fase.

Qui ci baseremo sulle scelte mediante il concetto del carico glicemico e della risultante glicemica del pasto. Qui si va quindi a consumare tutti i glucidi, ovviamente in determinate porzioni, compresi quelli con indice glicemico particolarmente alto. Da una ventina di anni a questa parte, il metodo Montignac è una corrente di pensiero internazionale.

Mangiare per dimagrire

“Mangiare per dimagrire” è quindi l’assunto da cui partire se vogliamo affidarci completamente al metodo Montignac.

Abbiamo visto che tale dieta consta di ben due fasi. In queste fasi, vi sono delle piccole regole da seguire. La prima, ad esempio, prevede un periodo di tempo che può durare in modo variabile, anche qualche mese, fino a che non si sarà raggiunto il peso ideale. Si può, inoltre, mangiare quanto si vuole, basta che i cibi non siano con indice superiore a 50. Sono previsti, infine, tre pasti giornalieri ad orari fissi.

La seconda fase, invece, può durare anche diversi anni e, perché no, anche tutta la vita, in quanto non prevede particolari restrizioni. Si possono mangiare tutti i cibi ad indice glicemico anche alto, ed è possibile effettuare anche qualche sgarro. Rimangono, infine, i tre pasti giornalieri ad orari fissi.

Vediamo adesso nel dettaglio cosa si può mangiare e cosa no con la dieta ideata da Montignac. In primo luogo dobbiamo avere una colazione abbondante, un pranzo normale nelle sue quantità, due piccoli spuntini e una cena particolarmente leggera.

Dobbiamo ricordarci che la frutta deve essere consumata lontano dai pasti e che lo zucchero e il pane bianco non devono essere consumati, così come la farina, le patate, il riso, la pasta e il pane.

Sono consentiti tutti i cibi a basso indice glicemico, ad esempio la frutta, la carne, i salumi, i formaggi di tutti i tipi, le lenticchie, molti tipi di verdure, del calibro di pomodori, cavoli, zucchine, fagolini, spinaci e melanzane, il cioccolato fondente, frutta come le albicocche, le fragole e l’uva, mandorle e noci, lo yogurt, il latte, pesce e pane integrale.

Meglio, invece, non consumare cibi ad alto indice glicemico, come le patate, i dolci, il riso, la pasta fresca, il gelato, frutta come kiwi, melone e banane, peperoni, miele e marmellata. Il metodo Montignac, inoltre, consiglia di assumere acqua tiepida e succo di limone prima di colazione, per avere un effetto depurativo su tutto l’organismo.

Guide

In commercio esistono senza dubbio molte guide che ci spiegano nel dettaglio il metodo Montignac, con tutti i suoi pregi e difetti.

Recandovi presso una libreria, oppure cercando online, avrete la possibilità di imbattervi in numerose guide che si occupano della dieta Montignac. Lo stesso dietologo francese ha scritto numerosi libri e guide a riguardo, tra cui Dimagrire per sempre mangiando normalmente, A dieta con Montignac: come mangiare per dimagrire e vivere in buona salute. Si trovano, poi, online e non solo, moltissimi libri di ricette che ben si prestano alla dieta Montignac.

Abbiamo visto come il metodo Montignac non sia particolarmente restrittivo, se si escludono gli alimenti con alto indice glicemico. Per questo motivo, non vi sono nemmeno particolari rinunce da fare, ma solo delle sostituzioni tra alimenti con alto indice glicemico e basso. E’ completamente diversa da altri tipi di diete, come la Dukan ad esempio, che risulta essere particolarmente rigida. Dobbiamo considerare come questo tipo di dieta possa essere efficace anche nell’andare a curare alcune disfunzioni dell’organismo, come ad esempio quella riferita alla sindrome metabolica, nonché al diabete di tipo 2.

In questi tipi di malattie, infatti, è importante ridurre l’iperglicemia cronica, senza andare ad adottare un regime alimentare definito come low-carb, ovvero a bassa presenza di carboidrati.

Dobbiamo, però, considerare che nei soggetti sani, andare ad escludere totalmente gli alimenti con alto indice glicemico, con tanto di sostituzione con quelli a basso indice glicemico, prescindendo dalle porzioni di consumo, potrebbe essere una limitazione poco giustificata. Alcune persone hanno criticato tale metodo: secondo loro, non sarebbe tanto l’insulina a dover essere demonizzata perché andrebbe a provocare l’obesità, ma è l’obesità, che è creata appunto da un’alimentazione di tipo scorretto, che va a ridurre la sensibilità dell’insulina, creandone appunto troppa in modo cronico. Quindi, secondo i detrattori di Montigna, èè vero che l’iperglicemia associata all’iperinsulinismo facilita il deposito adiposo, ma questo può essere evitato andando a gestire in modo più intelligente le porzioni alimentari.