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La dieta plant based è una nuova tendenza in fatto di alimentazione salutista ed etica: per certi versi è molto simile all’alimentazione vegana e vegetariana ma se ne discosta per alcuni punti fondamentali.
La dieta plant based è una delle nuove tendenze alimentari provenienti da Oltreoceano e che si sta affermando lentamente anche in Italia. È diversa dalla dieta vegana e vegetariana ma in tutte e tre la base dell’alimentazione è la verdura e la frutta. Vi sono però delle differenze sostanziali.
La dieta plant based infatti ha un approccio sì salutista, ma soprattutto etico. Tutti i cibi consumati devono essere non lavorati, freschi, possibilmente a km zero e ricchi di nutrienti.
A differenza della dieta vegana (che ha i suoi pro e contro), quella plant based accetta il consumo di alimenti derivati dagli animali: uova, miele, latte e i suoi derivati ad esempio. Ciò a patto che siano cruelty-free e che gli animali che le producono abbiano una vita sana e senza sfruttamenti. Le uova ad esempio devono provenire da galline allevate a terra e che siano libere di scorrazzare e di nutrirsi a loro piacimento, senza l’uso di mangimi e OGM.
I vegani poi consumerebbero senza remore prodotti ampiamente raffinati e lavorati, come le patatine in busta: ciò non è concepibile invece per coloro che hanno scelto la dieta plant based.
La dieta plant based quindi potrebbe essere attuata soprattutto da chi dispone di un proprio pezzo di terra dove allevare i propri animali, garantendogli il benessere e utilizzandone i loro frutti, e dove coltivare i propri ortaggi e frutta a chilometro zero.
Ovviamente questo tipo di alimentazione può essere seguita da tutti, anche da chi vive in città: l’importante è stare attenti ai prodotti che si acquistano, meglio se ci si fornisce da coltivatori e allevatori diretti.
La dieta plant based quindi si basa soprattutto sul consumo di verdure e frutta esclusivamente di stagione, ma anche di farine e grani poco raffinati o a km 0. In questo modo l’organismo ottiene numerosi benefici: l’apporto di micronutrienti fondamentali come il calcio, le vitamine A, C ed E, l’acido folico, antiossidanti e sali minerali.
Questo tipo di dieta, se ben strutturato magari con l’aiuto di un professionista, può dare molti benefici sulla salute e sull’apparato cardio vascolare, combattendo anche il sovrappeso e i problemi di diabete e pressione alta.
Cosa mangiare nella dieta plant based? È molto facile: basta scegliere tutto ciò che la natura ci fornisce. Eliminare zuccheri lavorati, grassi idrogenati e prodotti troppo raffinati è il primo step.
Meglio prediligere farine e derivati integrali, che sono meno lavorati. La frutta e la verdura devono essere di stagione, meglio se con certificazione bio e prodotto a pochi chilometri di distanza. Nella dieta plant based ci sono anche i dolci, ma devono essere prodotti in casa con materie prime di qualità che rispettano i criteri dell’alimentazione a base vegetale. Anche carne e pesce si possono consumare ma nelle giuste quantità, senza eccedere, e solo se sono naturali e controllati.
Assolutamente no al cibo spazzatura, agli snack e alle merendine e ad ogni tipo di cibo preconfezionato.
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