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Sempre più persone adottano nel proprio stile di vita una dieta vegetariana o vegana: le differenze, le integrazioni necessarie e i benefici di questi due regimi.
Essere vegano è ben diverso dall’essere vegetariano. Sono due sostantivi che spesso vengono usati erroneamente come sinonimo, ma indicano due realtà ben diverse.
La dieta vegetariana esclude dall’alimentazione carne e pesce, ma consente l’utilizzo di altri alimenti di origini animale, come uova e latticini. C’è chi segue un regime latto-vegetariano e non consuma uova e chi sceglie di essere ovo-vegetariano, escludendo il latte e i derivati, ma ammettendo le uova.
Gli alimenti che non possono mancare in una dieta vegetariana sono i legumi, in particolar modo abbinati ai cereali per assicurarsi i nutrienti necessari e cibi che contengono ferro, presente ad esempio nella frutta secca, nei legumi e nelle verdure verdi.
La dieta vegana invece non contempla l’utilizzo di alcun alimento di derivazione animale. Sono esclusi dall’alimentazione, quindi, anche i latticini e le uova. Inoltre, seguendo questo credo non si dovrebbero usare lana e seta per l’abbigliamento e sarebbe necessario evitare alimenti cresciuti con l’uso di fertilizzanti con sostanze animali.
Tra gli alimenti più utilizzanti da chi sceglie di essere vegano c’è sicuramente la soia, declinata in varie ricette.
Senza ombra di dubbio essere vegetariani apporta dei benefici sulla salute generale, soprattutto per la prevenzione del cancro. Il consumo eccessivo di carne e prodotti lavorati come affettati è deleterio per la salute generale. Al contempo, la mancata assunzione di pesce limita l’apporto di sostanze importanti come gli acidi grassi omega-3.
Tali sostanze possono essere inserite nel nostro corpo tramite fonti vegetali come i semi di lino, l’olio di colza e le noci.
Il segreto per il successo di una buona dieta vegetariana è la varietà di alimenti assunti. Via libera quindi a tutti i vegetali, di colori diversi, a fibre e soprattutto all’accoppiata legumi e cereali.
Al contrario, essere vegani, talvolta può portare più danni che benefici. Escludendo qualsiasi alimento di origine vegetale, dalla carne al pesce, dalle uova al latte e latticini, si causa una diminuzione dell’assunzione di vitamina B12.
A tutto ciò si aggiunge sicuramente una scelta etica, con una sensibilità verso l’uccisione degli animali a scopo di cibarsene, soprattutto tenendo conto delle condizioni degli allevamenti intensivi. Non da meno, compare una motivazione ambientalista: la produzione di carne infatti ha un impatto deleterio sull’ambiente, sia sull’emissione dei gas serra, sia in termini di consumo di cereali per gli animali.
Negli ultimi anni, le persone che hanno aderito a stili di vita vegani e vegetariani si sono notevolmente moltiplicate.
Chi decide di diventare vegano o vegetariano dovrebbe rivolgersi a un professionista, che sarà in grado di definire una dieta ottimale con eventuali integrazioni, ove necessarie. Soprattutto, è ancora più importante affidarsi a un medico se si parla di dieta vegetariana o vegana per bambini e donne in gravidanza.
Solitamente, chi non consuma alimenti animali, necessita di un’integrazione di vitamina B12. La B12 è indispensabile per la crescita, la riparazione cellulare e la buona salute.
Si trova in natura appunto nei prodotti di origini animale, come carne, pesce, uova e latticini. Se non si assumono questi alimenti, è necessario integrarla.