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In vista dell’estate, e dopo il periodo di quarantena forzata, è tanta la voglia di rimettersi in forma.
Per perdere peso vengono quotidianamente proposte decine di pseudo-diete che promettono di eliminare l’adipe in eccesso e modellare il fisico. È sempre meglio affidarsi a un professionista per scegliere insieme il percorso più idoneo e personalizzato. Una delle diete che ultimamente sta spopolando è quella del digiuno intermittente, ma come funziona?
Il digiuno intermittente, oltre a portare benefici sulla perdita di peso, ha degli effetti buoni sulla salute generale e psichica di chi lo pratica.
I regimi dietetici che prevedono il digiuno intermittente sono il digiuno a giorni alterni, per due giorni a settimana o giornaliero. In generale è prevista un’assunzione controllata di proteine, grassi e carboidrati, con l’obiettivo di ridurre sino al 50% l’apporto calorico standard.
La dieta 5:2 prevede che per cinque giorni alla settimana si possano assumere tutti gli alimenti desiderati. A queste giornate se ne devono alternare due, non consecutive, durante le quali l’approvvigionamento di energia non deve essere superiore a un quarto di quello abituale.
La dieta del digiuno intermittente giornaliero si basa invece su due numeri: il 16 e l‘8. L’assunzione degli alimenti va concentrata in un periodo lungo 8 ore, mentre nelle restanti 16 viene evitato qualsiasi spuntino, in modo da abituare l’organismo a lavorare in condizioni di riduzione della sazietà. Si può utilizzare questo regime anticipando ad esempio la cena e saltando la colazione durante la giornata successiva, stando così a digiuno durante la notte.
Nella finestra temporale che prevede il digiuno si possono assumere solo liquidi senza calorie, come té verde e acqua.
Numerosi studi scientifici spiegano come la dieta del digiuno intermittente abbia dei benefici sulla salute, non solo per l’effetto di una diminuzione di peso, ma anche per la minor produzione di radicali liberi. Pare che questo regime alimentare faccia bene anche alla salute cerebrale, assumendo così un potenziale ruolo nel prevenire malattie come il Parkinson e l’Alzheimer.
Il cambio del metabolismo ha effetti sulla regolazione del glucosio, sulla pressione, sulla frequenza cardiaca, sullo stress e sull’adipe.
Nonostante i numerosi effetti positivi, inserire questa dieta nella vita di tutti i giorni non è semplice. La nostra società e il mondo da cui siamo circondati è pieno di inni all’abbondanza e alla prosperità. È difficile quindi scardinare da un giorno all’altro le abitudini. Gli ingredienti per considerare la dieta del digiuno intermittente come benefica per la salute ci sono tutti, ma la difficoltà sarà proprio inserirla nella nostra società.
La dieta del digiuno intermittente non è adatta a tutti, proprio per questo è bene che dietro la scelta di provarla ci sia il consiglio di un nutrizionista. Ad esempio, è assolutamente sconsigliata in donne in gravidanza, che stanno allattando, ai ragazzi in fase di crescita, agli anziani e alle persone colpite da malattie croniche.
Inizialmente, chi decide di seguire questa dieta si troverà a dover affrontare un cambiamento d’abitudini drastico.
Questo può causare irritabilità, fame, rabbia, diminuzione della concentrazione e in questi casi è fondamentale avere il supporto di un esperto a cui chiedere appoggio e consigli.