Argomenti trattati
Dolce e Gabbana non hanno avuto una buona idea, nel 2016, quando fecero sfilare una modella con una maglia ispirata a Diego Armando Maradona. Il Pibe de Oro, infatti, non prese affatto bene quello che avrebbe dovuto essere un “omaggio” ma che invece Diego ha vissuto come lo sfruttamento non autorizzato della sua immagine. Ecco come sono andate le cose e perché il giudice ha dato ragione all’ex calciatore.
Dolce e Gabbana usarono Diego Maradona
Era il 2016 e Dolce e Gabbana decisero di portare una grande rivoluzione nella struttura delle sfilate d’alta moda. Stufi delle passerelle milanesi, i due stilisti decisero di portare le proprie collezioni in mezzo alla gente.
All’epoca Dolce e Gabbana avevano attinto a piene mani dalle suggestioni dell’arte e dei colori del Sud Italia per disegnare una delle collezioni di abiti e di accessori che ha riscosso più successo negli ultimi anni. In maniera molto coerente con l’ispirazione del loro lavoro, la coppia portò le proprie modelle e i propri testimonial a passeggio per le strade di Napoli e più precisamente, nel suo centro storico.
Nella loro grandiosa operazione commerciale gli stilisti coinvolsero Emilia Clarke e Kit Harringthon, due giovanissime star diventate famose a livello internazionale grazie alla loro interpretazione di due dei personaggi più amati della serie Game of Thrones.
Non soddisfatti di avere dalla propria parte due testimonial internazionali d’eccezione, Dolce e Gabbana decisero di utilizzare, anche se indirettamente, il nome e la fama di Diego Armando Maradona, considerato a tutti gli effetti un simbolo della città di Napoli.
Una maglietta controversa
I due stilisti disegnarono una maglietta da calcio ispirata molto da vicino alla maglia della SSC Napoli che Diego Armando Maradona indossò nel periodo della sua permanenza tra le fila del club partenopeo. A confermare ulteriormente che il riferimento non fosse alla squadra ma al solo Maradona, la maglietta che una modella indossò per le strade di Napoli portava sulla schiena il numero 10, l’unico che El Diego abbia mai indossato nella squadra del Napoli.
Le accuse di Maradona e le rose degli stilisti
L’avvocato di Diego Armando Maradona fece causa agli stilisti per appropriazione indebita di immagine, dal momento che Dolce e Gabbana non avevano assolutamente chiesto il permesso dell’ex giocatore per utilizzare elementi richiamavano fortemente alla sua storia personale e sportiva.
Per scusarsi, nel tentativo di appianare la faccenda a modo loro e senza tirare in ballo gli avvocati, Dolce e Gabbana inviarono a Diego Armando Maradona un grosso mazzo di rose bianche e un biglietto di scuse. Dal momento che Diego non è tipo da lasciarsi abbindolare così facilmente, la causa contro Dolce e Gabbana continuò.
E’ di pochi giorni fa la notizia che il giudice ha riconosciuto Dolce e Gabbana colpevoli di aver messo in atto una campagna di marketing speculativo utilizzando in maniera indebita la sua immagine a fini commerciali. Secondo il tribunale di Milano la maison Dolce e Gabbana dovrà risarcire a Diego la bella somma di 70.000 Euro. Una bazzecola per l’impero degli stilisti, ma di certo un enorme danno di immagine.