Chi sopravviverà alla maledizione del prete che porta sfortuna?
Ritorna in televisione uno dei detective più amati della fiction italiano, forse proprio a causa di quell’abito talare che indossa con tanta disinvoltura inforcando l’iconica bicicletta.
Don Matteo – Terence Hill è pronto per una nuova stagione, la nona per l’esattezza, che andrà in onda in prima serata su Rai 1 a partire da oggi.
I nuovi episodi della produzione Lux Vide, come già nato dagli appassionati più informati, registrano almeno due novità. Da una parte l’ambientazione: la location principale della serie è stata infatti spostata da Gubbio a Spoleto, con notevole rammarico della prima cittadina che ha lamentato una disaffezione da parte della troupe televisiva.
L’altra sorpresa riguarda invece le new entry attoriali che faranno la loro comparsa nelle prossime puntate: al fianco di Nino Frassica, Simone Montedoro, Nathalie Guetta, Francesco Scali e Laura Glavan troveremo Giorgia Surina nei panni di un nuovo Pubblico Ministero amica del capitano Tommasi, Nadir Caselli in quelli della nipote del maresciallo e l’argentino Andres Gil come un ragazza scapestrato “adottato” spiritualmente dal Don.
Ma torniamo proprio al nostro prete preferito, e proviamo a ragionare sulle sue prossime ipotetiche avventure, che lo rivedranno ritrovare i suoi vecchi compagni delle forze dell’ordine trasferiti in quel di Spoleto. Queste sono alcune delle idee che si sono venute riguardo alle idee che potrebbero reggere i nuovi archi narrativi:
la svolta à la Mistero/Voyager: Don Matteo deve vedersela con una setta di rosacrociani che – sorpresa! – hanno scoperto che il Sacro Graal è seppellito proprio in mezzo alle fondamenta della sua parrocchia. riuscirà il nostro eroe a sventare il complotto mistico?
la svolta fantasy/sovrannaturale: su Don Matteo pende una maledizione ancestrale per la quale ogni tot di tempo una persona vicina topograficamente ma a lui sconosciuta deve morire in modo atroce; sarà l’inizio di un lungo viaggio nel mondo della stregoneria, al termine del quale la maledizione verrà dissolta (insieme alla serie – no delitti, no party);
la svolta da thriller erotico: Don Matteo prende una sbandata per la nuova perpetua moldava, ma in seguito a una lite furibonda (la donna si rifiuta di concedersi) la uccide per errore. Il resto del telefilm è un gioco del gatto e il topo tra l’uomo di Chiesa che cerca di nascondere le tracce del delitto e Nino Frassica che implacabilmente trova nuovi indizi a suo carico. Twist finale: la perpetua era in realtà un prototipo di domestica robot inviato in incognito dal Vaticano proprio per evitare situazioni del genere.
