Dopo la condanna di Magalli Adriana Volpe rompe il silenzio

Arriva la condanna di Giancarlo Magalli e prima sui social, poi sui media Adriana Volpe rompe il silenzio e chiarisce: “Ma quale multa!”

Dopo la condanna per diffamazione di Giancarlo Magalli Adriana Volpe rompe il silenzio: “Ma quale multa, sei stato condannato!”. L’opinionista del Gf Vip 6 ed ex partner del conduttore mette le cose in chiaro sulla vicenda che era scaturita da una  intervista rilasciata a Chi nel novembre del 2017 e ritenuta meritevole di azione penale ai sensi dell’articolo 595 del Codice penale. 

Adriana Volpe rompe il silenzio e tweetta: “Vi ricordate quando Magalli smentiva le querele?”

Perciò Adriana Volpe ha esordito su Twitter: “Ma vi ricordate, prima Magalli aveva detto che non lo avevo mai querelato (pur sapendo di avere due rinvii a giudizio) ora distorce una sentenza. Ma in che mondo parallelo vive? Rassegnati Magalli sei stato condannato per diffamazione aggravata”. Adriana Volpe ha voluto rincarare la dose con  l’Adnkronos. “Caro Magalli, i giornali leggendo il tuo post hanno subito riportato titoli come ‘Magalli deve pagare solo una multa, ‘Sono stato multato’. No Giancarlo, sei stato condannato!”. 

“Dopo la condanna non scuse, ma una corsa a scrivere post che distorcono i fatti”: Adriana Volpe rompe il silenzio 

E ancora: “Il tribunale di Milano ti ha condannato per il reato di diffamazione aggravata e all’uscita invece di chiedermi scusa sei corso fuori a scrivere un post su Facebook tentando di distorcere e sminuire questa sentenza che invece ha una portata e peso straordinari. Hai scritto cose false e come sempre screditanti”. La chiosa della Volpe, che devolverà il denaro versatole da Magalli ad un’associazione che tutela le donne vittime di violenza, è mesta.

La forza di lottare, il risarcimento in sede civile e il silenzio che Adriana Volpe rompe dopo la vittoria in tribunale
 

“Giancarlo, le tue azioni hai cambiato il corso della mia vita lavorativa ma forse non sai che sei riuscito a tirare fuori una forza che neppure io sapevo di avere, l’ho tirata fuori per rispondere ai tuoi insulti, alle gravi allusioni e alle cattiverie gratuite che hai detto e scritto”. “Mi dovrai pagare un risarcimento di 25mila euro. Ti ricordo è una provvisionale che va pagata perché è immediatamente esecutiva. Dovrai risarcire tutte le spese legali dovrai liquidarmi ulteriori danni che verranno quantificati dal giudice civile”.

Scritto da Daniele Orlandi

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