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C’è chi lo fa ad ogni cambio stagione e chi invece una volta all’anno, ma il decluttering è fondamentale per tenere in ordine il nostro guardaroba e…fare una buona azione! Come? Puntualmente, alla fine del decluttering ci troviamo con una montagna di vestiti sul letto di cui è davvero difficile sbarazzarsi, almeno all’istante. Per questo il consiglio è donarne quanti più possibile ai negozi di abbigliamento usato. Scopriamo come fare e a chi rivolgerci.
Decluttering e beneficenza, dove donare i vestiti usati
Donare i vestiti usati non è solo una buona azione verso i più bisognosi e, in alcuni casi anche verso l’ambiente. Se gli abiti sono di brand conosciuti e in ottimo stato infatti, possono contribuire ad alimentare il mercato del vintage, che sta prendendo sempre più piede. I capi sgualciti e mal ridotti invece, una volta donati saranno destinati al riciclo per la creazione di altri capi nuovissimi senza dover impiegare l’utilizzo di ulteriori materie prime.
Ma a chi donarli? In Italia esistono diverse organizzazioni dedicate alla raccolta di indumenti usati che operano sia a livello nazionale che internazionale. Ne abbiamo raccolte alcune in una piccola lista.
Humana People to People e Caritas
Si tratta forse di una delle realtà di raccolta dell’usato più conosciute in Italia e nel mondo. Humana People to People è un’organizzazione umanitaria che si occupa di raccogliere abiti usati attraverso contenitori presenti in ogni città, riconoscibili dal logo “Humana”. Qui è possibile lasciare dai capi d’abbigliamento agli accessori, l’importante è che sia tutto inserito in sacchetti ben chiusi.
Un altro punto di riferimento è la Caritas. Per donare i vostri capi usati potrete portarli al centro di raccolta e distribuzione della vostra parrocchia oppure depositarli nei raccoglitori gialli, anche questi presenti in tutto il territorio. Nel primo caso gli abiti verranno smistati per assicurarsi che siano puliti e in ottime condizioni e consegnati alle persone bisognose. Nel secondo caso, verranno raccolti da cooperative sociali per essere donati, ma quelli inutilizzabili verranno venduti ad aziende e trasformati in filati per realizzare nuovi capi.
I negozi solidali delle associazioni di beneficenza
Presenti a Milano e provincia, Torino, Roma e Napoli, Progetto Arca è famosa per operare direttamente “sul campo”, ovvero per strada, offrendo aiuto immediato alle persone senza dimora. Ma più in generale, si occupa di dare sostegno a tutte le persone in difficoltà. A Milano, Roma e San Benedetto del Tronto anche Fondazione Arché si occupa di accogliere e dare sostegno ai bisognosi. Entrambe le associazioni hanno negozi solidali con orari ben precisi, per questo prima di portare i capi usati occorre informarsi chiamando direttamente i recapiti telefonici sui loro siti. In questo modo potrete anche capire quali siano le loro condizioni di ritiro dell’usato.
Online si possono trovare diverse realtà che si occupano del ritiro del nostro usato. Atelier Riforma per esempio, è una realtà torinese che ritira i capi usati dei cittadini in cambio di un buono di 5 euro da spendere sulla loro piattaforma. Ma se non siete di Torino potrete ugualmente spedire i vostri capi (la spedizione verrà rimborsata), a cui verrà data letteralmente nuova vita per essere rimessi sul mercato attraverso il loro e-commerce.