Dr. House, Lost, CSI, Grey’s, 48, Nip/Tuck… il ritratto del Serial Addicted

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Riportiamo un simpatico ritratto del Serial Addicted inviato da SaraS al forum di Aldo Grasso ospitato da Corriere.it.

Meditate e diteci se voi, serial addicted, non vi ritrovate in almeno uno dei punti.

Anzi, se avete qualche altro punto da aggiungere scrivetelo nei commenti, lo riporteremo direttamente nel post.

1.Il serial addicted può essere di tre tipi: <
a. L’autoreferente: guarda solo serial attinenti alla sua vita. Si sa di medici che indossano il camice per seguire E.R.
b. Il selettivo: va per generi. Solo medical dramas, solo storie di formazione, solo crime serial.

Di solito disprezza ferocemente gli addicted di altri generi.
c. L’onnivoro: segue tutto. Purché sia di origine americana, diviso in 24 episodi di 40 minuti l’uno e di durata complessiva possibilmente decennale.

2. Il serial addicted è endogamico. Si accoppia e frequenta solo altri serial addicted, perché così fanno i suoi personaggi preferiti. La scelta cade preferibilmente su addicted degli stessi serial, per non compromettere la purezza della fidelizzazione.

3. Il serial addicted ha gravi problemi relazionali.

È in grado di lavorare spalla a spalla, ogni giorno per dodici ore al giorno per dieci anni, con l’uomo/la donna della sua vita senza mai ammettere di esserne innamorato perso.

4. Il serial addicted è uno che scandisce la sua vita in stagioni e non in anni.

5. Il serial addicted parla di argomenti quali "Genealogia psicologica di Dr. House: fratello del Dr. Ross o figlio di Grissom?" oppure "Julie Mayer e Rory Gilmore, le teenager che tutti vorremmo per figlie".

Se viene trascinato in discussioni di più basso livello, per esempio sui problemi della nuova Finanziaria o sull’emergenza risorse energetiche, è comunque in grado di usare termini quali “Season finale”, “teaser”, “continuity”, “prime time”.

6. Il serial addicted ignora chi sia il presentatore del TG della sera, ma conosce la filmografia completa di Ian Somerhalder ed è disposto a vedere Specie mortale perché vi lavora Marg Helgenberger. Inoltre, è in grado di pronunciare correttamente entrambi i cognomi.

7. Il serial addicted è uno che ha difficoltà a distinguere un cacciavite da un martello, ma sa perfettamente a cosa serve il Nonoxynolo 9. A volte lo porta con sé in viaggio, per non dover dormire in letti infestati dai germi di non-addicted.

8. Il serial addicted è uno che ritiene la tecnologia una specie di stregoneria, ma su un’isola tropicale deserta, fuori da ogni possibile rotta e senza cellulari né computer, sarebbe perfettamente in grado di costruire una radio, aprire un bunker sotterraneo blindato e non stupirsi se incrocia un orso bianco.

9. Il serial addicted è uno che evita come la peste anche solo di incrociare lo sguardo con i propri vicini, per timore che il pensionato del quinto piano si riveli in realtà un ex galeotto che deve vendicare la morte della sua donna, o che la simpatica dirimpettaia possa presentarsi alla sua porta con un cesto infiocchettato pieno di muffin.

10. Il serial addicted è uno convinto che si possa davvero essere assunto in gran segreto dai Federali per investigare su misteri occulti.

11. Il serial addicted diventa pericoloso d’estate, quanto la scarsità di materie prime lo porta a cercare cibo in altri territori, fino ad arrivare a guardare le repliche dei “serial” italiani. La visione ripetuta di tali trasmissioni può provocare in un serial addicted uno shock anafilattico, con convulsioni e deliri: “Ha preso le prove senza guanti!”, “Alla ASL non lavorano mai!”, “Cadendo da quell’altezza si muore!”. SaraS