E’ morto il regista Ingmar Bergman, il mondo del cinema è in lutto

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Lutto nel mondo del cinema, è morto oggi il regista svedese di 89 anni Ingmar Bergman. Nella sua carriera aveva vinto tre Oscar:
– 1961 per la 'Fontana delle Vergini'
– 1962 per 'Come in uno specchio'
– 1984 per 'Fanny e Alexander'.

Da circa dieci anni il maestro svedese aveva abbandonato il grande schermo per il teatro e, in misura minore, la tv. Dopo "Fanny e Alexander" (1985), cinque ore per la tv ridotte a tre per il cinema e con il quale ha vinto il suo terzo Oscar, Bergman si era ritirato nella sua casa di Karlaplan, in una delle zone piu' eleganti di Stoccolma, dove leggeva e scriveva per il teatro, con la sola eccezione della sceneggiatura di "Con le migliori intenzioni" diretto da Bille August e vincitore della Palma d' oro a Cannes.

Qui sotto riportiamo la sua biografia su Wikipedia, aggiornata a tempo di record non appena giunta la notizia della sua morte.

Nato ad Uppsala in un convento protestante, aveva come padre Erik, un pastore luterano molto duro e severo dalla fortissima personalità, che gli impartì un'educazione le cui tracce si riscontreranno spesso nei suoi film; la figura del padre sarà portata sullo schermo in tre film, Fanny e Alexander (1982), Con le migliori intenzioni (1992) e Conversazioni Private (1996). Da giovane contro il volere dei genitori che lo volevano sacerdote partì per Stoccolma nel 1936.

Dopo gli studi superiori ed il servizio militare, si iscrisse all'Università di Stoccolma per frequentare un corso di storia della letteratura (la sua tesi di laurea riguarderà Johan August Strindberg) iniziando nel contempo ad occuparsi di teatro studentesco e a scrivere i testi per alcuni drammi; come aiuto regista, intanto, iniziava a lavorare per il Teatro dell'Opera.
I primi film e il teatro [modifica]
Nel 1943 Bergman sposò Else Fischer, ballerina e coreografa (che gli darà una figlia, la futura scrittrice Lena). È in questo periodo che un suo manoscritto, Hets (Tormento, 1944) viene acquistato dalla Filmindustri e trasformato in film, sotto la regia di Alf Sjoberg, con Bergman quale assistente alla regia.

Pochi mesi dopo questa prima esperienza cinematografica, gli venne proposto di ricavare e dirigere un film dalla commedia "La bestia madre" di Leck Fischer. Benché il film, uscito poi con il titolo Crisi (1946), non avesse avuto successo, il produttore indipendente Lorens Marmsted gli offrì una nuova occasione: nel 1946 nasce così Piove sul nostro amore. È nello stesso anno che decide di trasferirsi a Goteborg, dove viene nominato primo regista del teatro cittadino. Debutta con "Caligola" di Albert Camus e mette in scena molti dei suoi drammi.

Grazie alla fiducia di Marmsted, Bergman può così realizzare altri due film: La Terra del desiderio e Musica nel buio (1947). L'attenzione suscitata da questo ultimo lavoro, spinge la Svensk Filmindustri a commissionargli una sceneggiatura ("La furia del peccato ed Eva", regia di Gustaf Molander) ed un film (Città Portuale (1948)), ma il fallimento che la pellicola registra porta ad un nuovo taglio dei fondi.

È ancora grazie all'aiuto di Lorens Marmstedt che Bergman riesce a realizzare Prigione (1949), tratto da un suo stesso soggetto e primo film importante nella sua carriera. Intanto si separa dalla moglie Else e sposa Ellen Lundstrom; nel 1951 inizia una relazione con la giornalista Gun Hagberg che diverrà successivamente sua moglie e dalla quale avrà una figlia.
I primi successi [modifica]
Nel 1950 Bergman si avvia al successo con Un'estate d'amore, cui segue nel 1952 Donne in attesa. Nel 1953 Monica e il desiderio diventa un film-scandalo , a causa della insolente sensualità dell'attrice Harriet Andersson, allora ventenne, con cui Bergman ebbe una relazione, e che diventerà con 9 film una delle attrici preferite di Bergman dopo Bibi Andersson (11 film). Seguono poi i film Una vampata d'amore, (1953) e Una lezione d'amore, (1954) due commedie sulla situazione sentimentale e umana, sempre con l'attrice Andersson.

Nel 1953 comincia a lavorare allo Stadsteater di Malmö, dove conosce un gruppo di attori che diventeranno presenze stabili nei suoi film: Gunnel Lindblom, Max von Sydow, Ingrid Thulin, e Bibi Andersson. Nel 1955 realizza Sogni di donna, mediocre commedia, e Sorrisi in una notte d'estate, suo primo successo europeo, che vinse il Festival di Cannes.
Il successo internazionale [modifica]
Nel 1956 Bergman termina Il settimo sigillo che ottiene vari riconoscimenti, oltre al premio speciale al Festival di Cannes; arrivano poi l'Orso d'Oro al Festival di Berlino e il premio della critica al Festival di Venezia grazie a Il posto delle fragole. Successivamente Alle soglie della vita e Il volto ricevono il premio come miglior regia rispettivamente a Cannes e a Venezia, mentre nel 1960 La fontana della vergine gli vale il suo primo Oscar.

Nel 1959 si sposa per la quarta volta, con la pianista Kabi Laretei, in quegli anni lavorò anche alla neonata televisione svedese, realizzando: Venetianskan, (1958), Rabies (1959), e Ovader (1960). Nel 1961 diventa il direttore del teatro drammatico di Stoccolma e realizza Come in uno specchio, primo capitolo di una discussa trilogia religiosa: il film riceve l'Oscar come miglior film straniero.

Seguono Luci d'inverno (1962), premiato a Berlino e a Vienna, Ett Dromspel (1963), film per la TV, e Il silenzio (1963), uno dei suoi film che diedero più scandalo. Nel 1964, colpito da una grave depressione, scrive Persona ed inizia una relazione con l'attrice norvegese Liv Ullman, dalla quale nasce Lynn (1966).

Nel 1965 viene realizzata la miniserie televisiva Don Juan, e altri film TV, ma poco seguiti perché spesso drammatici, tipo "Daniel", episodio del film TV Stimulantia (1967).

Al ritmo di un film all'anno, vengono realizzati il semi-horror L'ora del lupo (1966), il film TV Il rito (1967), il film di guerra La vergogna (1968), e il grottesco Passione (1969).

Terminato l'amore con Liv Ullman nel 1974, si sposa di nuovo con Ingrid von Rosen nel 1975, che rimarrà sua moglie fino al 1995, anno della sua morte: i due avranno un figlio, Daniel, che intraprenderà anch'egli la carriera artistica (regista), come peraltro tutti i suoi sette fratellastri (molti dei quali sono attori).

Duraturo sarà invece il sodalizio artistico con il direttore della fotografia Sven Nykvist, che collaborerà anche con Woody Allen, grande ammiratore del cinema Bergmaniano.
Gli anni '70 [modifica]
Nel 1971 viene realizzato L'adultera, che si rivela un fiasco clamoroso, trascinando nuovamente il regista in difficoltà economiche, ma si risolleva grazie all'inaspettato successo mondiale di Sussurri e grida (1972), vincitore di numerosi premi. L'anno seguente gira Scene da un matrimonio, nato come film ad episodi per la TV e trasformato poi in un film di quasi tre ore. Seguono poi il film televisivo Misantropen (1974), ispirato all'opera di Molière, il dramma psicologico L'immagine allo specchio (1976) e l'horror L'uovo del serpente (1977).

In questo stesso anno va però in crisi per alcuni problemi con il fisco e viene ricoverato in un ospedale psichiatrico. Si ritira quindi sull'isola di Faro dove vi rimane per molti anni, si dedica esclusivamente al cinema, realizzando Sinfonia d'Autunno (1978), con Ingrid Bergman. Per la televisione tedesca viene prodotto Un mondo di marionette (1980).
L'ultimo cinema [modifica]
Nel 1982, dopo quarant'anni di attività, sia in teatro che nel cinema, Bergman decide di abbandonare improvvisamente il cinema, per dedicarsi al teatro e alla televisione. Così nel 1982 viene realizzato il suo ultimo film, Fanny e Alexander, meraviglioso riepilogo di Uppsala, la sua città natale, tra il 1907 e il 1909. I personaggi sono una sessantina, e al centro della storia, un pastore protestante elegantissimo e perfido, proprio come il padre del regista. Il film doveva durare 6 ore, ma la durata fu bocciata in sede di censura, così la versione per la TV dura 5 ore, e quella per il cinema 3 ore. L'uscita del film fu acclamata come un evento, e ricevette anche quattro Premi Oscar, e tanti altri premi, come 6 David di Donatello: un lavoro straordinario. Dopo aver abbandonato il cinema, Bergman realizza altri 3 film televisivi negli anni seguenti: il parapsicologico Dopo la prova (1984), il teorico Il segno (1986), e il cortometraggio Il volto di Karin (1987). Nel 1986 viene chiamato in televisione, per realizzare una lunga intervista di 57 minuti, che raccontrava della lavorazione del film "Fanny e Alexander"; l'intervista fu messa nel mercato nazionale. Negli anni successivi lavorò molto in teatro, dal 1988 al 1992 non lavorò neanche alla televisione, e molto poco in teatro, infatti era un periodo di riposo sulla solita isola di Faro, dove aveva ambientato L'ora del lupo (1966), e dove aveva realizzato due brevi documentari televisivi.
Gli anni '90 e la televisione [modifica]
Lascia il cinema definitivamente per dedicarsi al teatro; tuttavia, scrive le sceneggiature di Con le migliori intenzioni (regia di Bille August, 1991) e Conversazioni Private (regia di Liv Ullman, 1996), intanto realizza altri sfortunati film televisivi: Markisinnan de Sade (1992),

Scritto da Style24.it Unit

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