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Con il ruolo di pioniere nel mondo della fotografia in movimento, Eadweard Muybridge ha fatto la storia attraverso un’invenzione rivoluzionaria. I suoi lavori nel settore hanno infatti permesso lo sviluppo di nuove tecnologie che hanno portato alla nascita del cinema.
Chi era Eadweard Muybridge
Eadweard Muybridge, nato Edward James Muggeridge (Kingston upon Thames, 9 aprile 1830 – Kingston upon Thames, 8 maggio 1904) è stato un fotografo britannico fondamentale per la nascita del cinema. Dopo aver concluso il percorso scolastico si inserisce nel mondo del lavoro come libraio ed editore interessandosi pian piano al mondo della fotografia.
Inizia scattando immagini di grande valore al Parco Nazionale di Yosemite e a quello nella città di San Francisco pubblicate successivamente con il nome d’arte di Helios. Questa passione prende sempre più piede nella sua vita e così parte per una spedizione in Alaska e si specializza in fotografia industriale.
Eadweard Muybridge e i primi esperimenti
A conferirgli oggi l’importanza di precursore del cinema e mente fondamentale della fotografia in movimento è un evento del 1872. Leland Stanford, importante uomo d’affari californiano, condivide con Muybridge il seguente dubbio: esiste un momento durante il galoppo del cavallo in cui questo si ritrova ad avere tutte e quattro le zampe da terra? Una domanda per nulla banale che trova risposta attraverso la fotografia.
Prima che il governatore riesca ad avere risposta passano però alcuni anni poichè Eadweard in seguito all’omicidio dell’amante della moglie, è sotto processo. Dato il periodo storico e le leggi in vigore, viene assolto in quanto considerato un omicidio legittimo e dunque torna a lavorare sui suoi esperimenti. Attraverso il posizionamento di ben 24 fotocamere lungo tutto il percorso si scopre che sì, esiste un momento in cui le zampe sono contemporaneamente sollevate, ma non come si è soliti rappresentarle.
Molti artisti infatti spesso raffiguravano il cavallo in completa estensione, ma dopo le scoperte di Muybridge numerosi pittori si sono ridimensioati. La macchina fotografica diventa quindi un’ottima alleata per la realizzazione dei quadri e tra i più grandi sostenitori di questa scoperta c’è Edgar Degas, che in prima persona si impegna per studiare le posizioni assunte dal cavallo nei rapidi scatti.
L’avvio al cinema grazie a Eadweard Muybridge
La tecnica utilizzata per arrivare a questo risultato prende il nome di cronofotografia. Con questo termine ci si riferisce alla possibilità di registrare una sola immagina su una sola lastra riuscendo a mostrare le varie posizioni di un soggetto in movimento. Così facendo Muybridge fotografa il soggetto attraverso numerosi scatti in successione messi poi in sequenza per dare un senso di movimento e dinamismo.
Queste novità si dimostrano estremamente preziose per numerosi artisti che fecero tesoro delle tavole vendute dal fotografo. Con l’avanzare del tempo la tecnica si affina sempre di più e nel 1880 progetta lo zoopraxiscopio uno strumento che proietta immagini fruibili da più persone, un grande passo in avanti nel mondo della cinematografia che troverà poi la sua vera realizzazione attraverso il lavoro dei fratelli Lumiere subito seguiti da menti brillanti come quella di George Méliès.