Vorrei proporvi parte di un articolo di Cesare Lanza (giornalista e autore tv) che ben esprime il concetto di ascolto tv riadattabile ai propri bisogni.
Alcuni lettori – maliziosamente o affettuosamente – mi chiedono conto degli ascolti dei programmi in tivu, non solo di quelli di cui mi occupo.
Risposta semplice: i risultati in tivu assomigliano ai risultati elettorali: si possono rigirare e spiegare come si vuole. E il mio consiglio, come sempre, è quello che porta all’anima o, meno enfaticamente, agli stati d’animo, alla libertà di scelta individuale. Votate per il partito in cui credete (o non votate, come faccio io da un bel po’), con passione e convinzione. Indipendentemente dal chiasso dei commenti.
E guardate i programmi televisivi che vi interessano, vi piacciono o vi incuriosiscono – indipendentemente da ciò che viene dichiarato perdente o vincente. E se davvero vi interessano le mie opinioni, eccovi la premessa: lavorando anch’io nel settore, sono accusabile di faziosità e scarsa oggettività.
Ad esempio, la mia reazione dopo aver letto su un’agenzia: "….ottimi ascolti per 'Controcampo-Ultimo minuto', con Sandro Piccinini, con 2.255.000 telespettatori totali (14,94%). …" "Ottimo 14%"? Mi sono perso qualcosa?! Ma il 27% di un anno fa, nello stesso programma condotto da Paolo Bonolis, non era stato considerato un "fallimento"? Che brutto episodio, a ricordarlo. Paolo aveva ottenuto, lui sì, un ottimo e incompreso risultato. E gli era impedito di fatto – dai giornalisti dello sport – di esprimere ciò che poteva! Ma il giorno che, al suo modo certo non offensivo, Bonolis alluse a un’opposizione “in penombra”, la sera stessa fu aggredito dalla premiata ditta Piccinini & Mughini, con una violenza senza precedenti, e per legittimo orgoglio decise di piantare baracca…e burattini.