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Edoardo Vianello è un cantante, discografico e autore italiano molto importante che ha contribuito a portare in alto la storia della canzone italiana.
Ma chi é?
Edoardo Vianello è nato il 24 giugno 1938 a Roma. Il primo approccio alla musica avviene da bambino quando si dilettava a suonare la fisarmonica. Cresce nel quartiere San Giovanni e studia ragioneria. Inizia a suonare la chitarra esibendosi anche in orchestre e locali in giro per la Capitale. Il suo successo arriva nel ’56 quando si esibisce in pubblico durante uno spettacolo al Teatro olimpico di Roma facendo il verso al gruppo gospel Golden Gate Quartet.
Infatti lui si va in scena con un quartetto interpretando la canzone intitolata Jerico e Musetto di Modugno. Nel ’59 si fa conoscere lavorando per il teatro e grazie all’incontro con Carlo Rossi inizia a scrivere i suoi primi successi. Viene messo sotto contratto alla RCA e nel 1961 partecipa al Festival di Sanremo con Che freddo!. La svolta si ha nell’estate del ’62 quando fa uscire Guarda come dondolo.
Nel ’63 pubblica altri due brani passati alla storia ovvero Abbronzatissima e I Watussi. Arriva in finale a Sanremo nel ’66, lo stesso anno in cui rimase vittima di un grave incidente stradale che lo ha obbligato a mettere in pausa la sua carriera. Torna sulla scena nel ’69 fondando un’etichetta discografica chiamata Apollo Records insieme a Franco Califano. Nel ’71 insieme alla moglie Wilma Goich forma il duetto dei Vianella che raggiunge la fama con la canzone Semo gente de borgata.
Partecipano a Canzonissima ’73 vincendo tutte le puntate e arrivando in finalissima. Il duo si scioglie e continua come solista. Nell’82 compare nel film Sapore di mare di Carlo Vanzina. Non compone nuove canzoni ma molte vengono riprese e riproposte da artisti contemporanei come Brusco con Abbronzatissima e Myss Keta con Il capello. Nel 2022 ha partecipato al programma Il cantante mascherato travestendosi da pinguino. Durante la quattordicesima edizione del Premio Sette Colli, vince un riconoscimento speciale dedicato alla romanità.
Infatti il cantante si può considerare un esponente della Scuola Romana dei cantautori. A questa appartengono nomi di altri artisti italiani di grande successo e fama mondiale come Antonello Venditti, Nico Fidengo, Gianni Meccia e Jimmy Fontana.
Il padre di Edoardo, Alberto Vianello era il cugino dell’attore Raimondo Vianello che insieme alla moglie Sandra Mondaini hanno rappresentano fin dagli anni ’60 la coppia più amata dagli italiani. Edoardo Vianello si è sposato tre volte. La prima moglie è stata Wilma Goich, con la quale forma il duetto I Vianella. Nel ’70 nasce Susanna che nell’aprile del 2020 è morta per un tumore fulminante.
Nel ’78 si separano e tre anni dopo smettono anche di collaborare e cantare insieme. Nel 1991 sposa Vania Muccioli con la quale avrà Alessandro, il secondo figlio. Il loro matrimonio termina nel ’98. Il cantante però si innamora di nuovo di una donna, conosciuta in uno studio dentistico. Di chi si tratta? La nuova fiamma è Elfrida Ismolli con cui pronuncia di nuovo il fatidico sì nel 2006, celebrando le nozze alle Terme di Caracalla.
L’artista romano è considerato il padre dei tormentoni estivi. Infatti nelle sue canzoni troviamo sempre dei riferimenti al mare e al sole e soprattutto quella voglia di spensieratezza, leggerezza e divertimento che tutti cercano in quel periodo. Quali sono i suoi più grandi successi?
Questa è la canzone simbolo dell’estate italiana. Viene pubblicata nel ’63 dalla RCA e rientra nell’album Io sono Edoardo Vianello.
Parla di una giornata indimenticabile passata al mare insieme a una donna. Nel 2022 è uscita anche la versione di Brusco intitolata Sotto i raggi del sole.
I Watussi in realtà sarebbero i Tutsi, una minoranza etnica che popola la zona dei laghi del Ruanda e del Burundi. Il suo autore Carlo Rossi decise di associarli al ballo dell’Hully Gully che negli anni’60 era molto amato e spopolava ovunque.
In questa canzone viene raccontato come vengono passate le sere o le nottate estive ovvero ballando il twist in compagnia dell’innamorata. Il riferimento all’estate è il bagliore delle lucciole che solitamente escono fuori a giugno e luglio.
Il capello racconta probabilmente di un tradimento da parte del protagonista del brano. In passato spesso chi tradiva la moglie prendeva la scusa del pelo del cavallo.
Myss Keta riprende il ritornello e lo inserisce nel suo nuovo brano Finimondo.
Anche questo brano è tipicamente estivo. Racconta di un bagno al mare di due innamorati che con pinne e occhialini si tuffano nell’acqua blu.