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Insieme a Dario Fo, Eduardo De Filippo è considerato uno dei più grandi autori della storia del teatro italiano.
Le sue rappresentazioni teatrali venivano spesso interpretate da lui stesso. La sua commedia riporta in auge il teatro dialettale, che acquisisce grazie a lui la stessa dignità di quello in lingua italiana.
Eduardo nasce a Napoli, nel quartiere Chiaia, il 24 maggio 1900. Già nel suo sangue scorre il teatro: Eduardo infatti, insieme a Titina e Peppino, sono figli di Eduardo Scarpetta, attore e commediografo, e Luisa De Filippo.
I tre fratelli però non prendono il cognome paterno, essendo figli di una relazione extra-coniugale. I De Filippo crescono nell’ambiente teatrale: i tre si uniscono alla compagnia del fratellastro Vincenzo Scarpetta. La sua esperienza da attore permette a Eduardo di maturare la consapevolezza necessaria per scrivere la sua prima commedia: “Farmacia di turno”, rappresentata nel 1920 dalla compagnia di Scarpetta. Due anni dopo è la volta di “Uomo e galantuomo”, commedia che introduce i temi pirandelliani della pazzia e del tradimento.
Fonda nel ’27 la Compagnia Galdieri-De Filippo insieme a Michele Galdieri, diventando finalmente indipendente dal fratellastro Vincenzo Scarpetta. Chiama con sé, inoltre, i fratelli Titina e Peppino. L’esperienza matura dei tre però si concreterà solo nel 1931 con la compagnia del teatro umoristico “I De Filippo”: il teatro di Eduardo sarà a questo punto ispirato molto alla commedia dell’arte. Forse uno dei successi più grandi della compagnia sarà “Natale in casa Cupiello”: la commedia parla delle festività natalizie all’interno di una famiglia e delle discordie che vi sono tra i componenti.
La scenetta tra padre e figlio, Luca Cupiello e Tommasino, riguardo il presepe che l’anziano Luca sta costruendo, è tra le più famose del teatro comico italiano.
Durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, il teatro dei fratelli De Filippo cerca di uscire da Napoli per approdare nei teatri di tutta Italia: a questo periodo risale anche la separazione dal fratello Peppino, quindi la creazione di una nuova compagnia indipendente.
Eduardo acquista il Teatro Ferdinando di Napoli e si occupa della sua ricostruzione: qui fanno la loro prima apparizione le commedie “Napoli milionaria!” e “Filumena Marturano”. Il grande commediografo muore nel 1984 all’età di 84 anni.
In seguito ad una breve convivenza con una ragazza di none Ninì durante la giovinezza, Eduardo si innamora dell’americana Dorothy Pennington che sposa nel ’28 anche se la famiglia di quest’ultima era contraria.
Sposa poi nel 1956 Thea Prandi, attrice e cantante con la quale ha due figli: Luisa (che morirà a pochi anni di vita) e Luca. Quest’ultimo ha proseguito la carriera da attore e regista teatrale del padre. Infine, in vecchiaia Eduardo sposa nel ’77 la scrittrice Isabella Quarantotti.
Il suo rapporto con il fratello Peppino è stato sempre difficile: numerosi gli accesi litigi, uno dei quali anche allo stesso funerale della sorella Titina.
Durante la malattia di Peppino però, i due hanno cercato di riconciliarsi anche grazie all’intercessione del figlio di Peppino.
Eduardo ha ricevuto numerosi riconoscimenti importanti: due lauree honoris causa e la nomina a senatore a vita. De Filippo è stato infatti sempre attento e impegnato in politica, schierandosi con la sinistra.