Chi è Elena Bonetti: tutto sul Ministro per le Pari Opportunità

Elena Bonetti è il nuovo Ministro per le Pari Opportunità e per la famiglia nel Governo Conte II.

Elena Bonetti è il nuovo Ministro per le Pari Opportunità. Nominata dal Governo Conte Bis, è un’esponente del Pd ed è considerata una “renziana”, visto che è stato proprio Matteo Renzi a sceglierla, nel 2017, come membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.

Elena Bonetti: chi è?

Dopo oltre sei anni il dicastero per le Pari Opportunità, presediuto l’ultima volta dall’ex campionessa olimpionica Josefa Idem, torna attivo con il Governo Conte II. Per questo delicato ruolo è stata scelta Elena Bonetti, esponente del PD. Preceduta dai leghisti Lorenzo Fontana e Alessandra Locatelli, il suo mandato si preannuncia diverso, se non opposto, rispetto a quello del Conte I. La Bonetti è nata il 12 aprile del 1974 ad Asola, in provincia di Mantova. Nel 1977 si è laureata in matematica presso l’Università degli Studi di Pavia. Nel 2002 ha conseguito il dottorato ed è diventata assistente presso la facoltà di Pavia. Nel 2016 è diventata professoressa associata di analisi matematica all’Università degli Studi di Milano. Di formazione cattolica, Elena è stata per anni dirigente dell’Agesci, ovvero la principale associazione scout italiana. Proprio questo suo ruolo, ha spinto Matteo Renzi a volerla nel 2017 come membro della segreteria del PD. In questa occasione, la Bonetti aveva dichiarato: “Mi è sembrata una proposta sproporzionata, ma ha prevalso la voglia di provare”. All’epoca era da poco iscritta al Partito Democratico, ma fu scelta come responsabile nazionale per i giovani e per la formazione. Nell’estate del 2019 ha inoltre organizzato la scuola di formazione politica per giovani di Matteo Renzi dal titolo “Meritare l’Italia”.

I valori della Bonetti

Nonostate sia di formazione cattolica, la Bonetti, nel settembre del 2014, ha firmato insieme al sacerdote Andrea Gallo e a Sergio Bottiglioni la Carta del Coraggio. Questa, un appello dei guppi scout allo Stato, chiede che vengano riconosciute le unioni omosessuali e che la Chiesa Cattolica riconsideri le proprie posizioni in merito. Si legge: “(…) Che dimostri maggiore apertura riguardo a temi quali omosessualità, divorzio, convivenza (…) non consideri esperienze di divorzio, convivenza o omosessualità invalidanti la partecipazione alla vita associativa e al ruolo educativo (…) di accogliere e non solo tollerare qualsiasi scelta di vita guidata dall’amore (…) di mettersi in discussione e di rivalutare i temi dell’omosessualità, convivenza e divorzio (…) porti avanti politiche di non discriminazione e accoglienza nei confronti di persone di qualunque orientamento sessuale (…) di agevolare sia dal punto di vista economico che burocratico le pratiche di adozione nazionale. Alla luce di queste dichiarazioni, immaginiamo che la nomina della Bonetti al Dipartimento per le Pari Opportunità e per la famiglia nel Governo Conte II possa rappresentare una scelta del tutto innovativa e, di certo, meno conservatrice rispetto a quella dei predecessori. Elena, inoltre, appoggia le politiche giovanili, sostiene l’istituzione di un salario minimo garantito, di misure fiscali per famiglie con figli, di una pensione di garanzia per i giovani e di incentivi per il diritto allo studio. Per quanto riguarda il tema dell’immigrazione sostiene lo ius soli e la promozione di una forma di accoglienza diffusa per gli immigrati.


Scritto da Fabrizia Volponi

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