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Elena Santarelli attacca la stampa, troppo “violenta” e poco rispettosa nel trattare un argomento difficile e delicatissimo come la salute dei bambini affetti da tumore.
Con un lungo post sul suo profilo Instagram, la Santerelli spiega la sua delusione e la difficile scelta di esporsi per schierarsi a sostegno di altre madri che stanno combattendo la sua stessa battaglia.
Il lungo post di Elena Santarelli è quello di una madre arrabbiata ma soprattutto quello di un personaggio pubblico che avrebbe desiderato utilizzare la propria popolarità per migliorare le condizioni di vita dei bambini ammalati e che invece si è vista trattare senza alcun rispetto.
Per diversi mesi la Santarelli era stata il più discreta possibile in mero alla natura del brutto male che aveva colpito il piccolo Giacomo, che tutti in famiglia chiamano Jack. Elena aveva preferito limitarsi ad alludere alla malattia senza mai nominarla direttamente, ritenendo che questa delicatezza formale fosse una sorta di rispetto sia per tutti i bambini che stanno tentando di vincere una simile battaglia sia per tutti i genitori che li sostengono in ogni momento.
Soltanto pochissimi giorni fa Elena ha deciso di parlare per la prima volta in maniera meno vaga della malattia di Jack, e lo ha fatto rispondendo al commento di una madre che spiegava a Elena che suo figlio sta attualmente lottando contro la leucemia. Esprimendo a quella madre tutta la propria solidarietà, Elena ha voluto specificare che Jack non ha la leucemia ma un’altra forma di tumore.
La stampa ha enfatizzato le poche parole della showgirl con titoli sensazionalistici che hanno profondamente infastidito la Santarelli.
Attraverso i social Elena ha quindi deciso di attaccare senza mezzi termini quei giornalisti che non hanno avuto rispetto della sua privacy e dello stato emotivo di suoi figlio.
Non è stato facile per me espormi pubblicamente sul problema che stiamo attraversando […]. L’ho fatto perché credo che quando un personaggio viene travolto da una vicenda così deve portare aiuto alle associazioni che hanno poca visibilità. […]. Ora io mi chiedo: vi sentite sereni direttori di quelle testatine web per aver scritto “santarelli shock, figlio malato di tumore“? […] Vi invito a fare meglio il vostro lavoro. Credo che sia molto più semplice debellare questa bestiaccia che la stupidità e l’insensibilità di alcuni.
Elena non si rivolge quindi all’interezza della stampa che ha dato ampio spazio alla sua vicenda personale negli ultimi mesi, ma soltanto a quella stampa scandalistica che ha scelto di collezionare migliaia di visite lucrando sul dolore di un’intera famiglia.
Elena e Nadia Toffa, colpite in maniera differente ma nello stesso periodo dallo stesso male, hanno recentemente deciso di esporsi pubblicamente sull’argomento. Entrambe sono perfettamente consapevoli che la loro visibilità di personaggi pubblici può essere utilizzata per focalizzare l’attenzione del pubblico su quelle piccole realtà a sostegno dei bambini ammalati e dei loro genitori che contribuiscono in maniera significativa al benessere dei pazienti ma che non possono contare su alcun tipo di sovvenzionamento.