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Il 25 settembre 2022 si sta avvicinando e la campagna elettorale si sta facendo sempre più intensa.
I vari partiti politici hanno messo a punto i programmi elettorali e tra le tematiche emergenti c’è il tassello importantissimo che riguarda le donne.
Ogni partito, dunque, ha stilato tutta una serie di obiettivi in riferimento alla condizione delle donne del nostro Paese: quali sono? Scopriamolo insieme.
Nel programma del Partito Democratico dedicato alle donne si parla di un grande e importante obiettivo da raggiungere: superare l’enorme disparità di genere nel mondo del lavoro.
Ecco dunque che il Pd mira a offrire un piano straordinario per l’occupazione femminile, una nuova legge sulla co-genitorialità che metta sullo stesso piano i congedi di maternità e di paternità, con l’aggiunta di un nuovo congedo parentale totalmente equo.
Sulla violenza di genere, inoltre, il Partito Democratico promette nuove misure per contrastarla e vuole anche ampliare la tutela della salute delle donne, garantendo quindi l’applicazione della legge 194/1978 – conosciuta come legge sull’aborto – in tutto il paese.
Per Europa Verde l’obiettivo principale mira al miglioramento delle condizioni occupazionali delle donne. Abbattere la disparità economica e soprattutto contrastare la violenza sul posto di lavoro, per arrivare anche ad ampliare l’inclusione delle donne nei ruoli più alti. Inoltre, si vuole offrire un congedo di maternità obbligatorio e retribuito al 100% per almeno due mesi prima del parto e per i sei mesi successivi, aggiungendo anche il congedo del padre – posto sullo stesso livello.
Per quanto riguarda l’aborto si promette la piena applicazione della legge 194, con normative che consentano solo a personale infermieristico e medico non obiettore di partecipare ai concorsi pubblici. Infine, ma non per importanza, si vuole offrire la piena gratuità di contraccezione, di aborto e dei vari esami all’interno dei consultori.
Tra gli obiettivi riguardanti le donne c’è sicuramente la volontà di ridurre il gender pay gap, il miglioramento delle condizioni di lavoro delle donne (stipendio, qualità e possibilità di occupare posti decisionali e sostegno per le nuove attività imprenditoriali femminili).
In più, acquista importanza anche il congedo di paternità e si promette anche un aumento dei centri antiviolenza e il rafforzamento del reddito di libetà per le donne in case rifugio. Per quanto riguarda l’aborto, infine, non si hanno chiari riferimenti.
Il partito si propone di migliorare la condizione lavorativa delle donne e vuole garantire parità di genere sul luogo di lavoro, e non solo. Per quanto riguarda l’educazione +Europa vuole favorire l’iscrizione e la partecipazione di tutte le studentesse ai corsi Stem.
Sull’aborto, invece, si chiede che sia garantito in toto l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza e che, durante il procedimento, sia presente una minima parte di medici non obiettori. Controllo massimo sull’effettiva applicazione della legge 194 e convenzioni con tariffe agevolate.
Il partito vuole rafforzare il fondo per l’imprenditoria femminile e si prevedono anche sgravi per l’assunzione delle donne in gravidanza. Si pone come obiettivo anche la pensione anticipata per le mamme lavoratici e la proroga di opzione donna per l’uscita anticipata dal lavoro e si vuole portare il congedo di paternità allo stesso livello di quello di maternità.
Sul lavoro il Movimento 5 stelle punta a un equo stipendio per entrambi i sessi e si annuncia un potenziamento per quanto riguarda la sfera della violenza. Si pensa a braccialetti elettrici e percorsi di recupero specifici per tutti i soggetti maltrattanti.
Sicuramente uno degli obiettivi primari riguarda il miglioramento del contrasto tra gli stipendi uomo-donna. Fratelli d’Italia vuole anche contrastare la pink tax, la tassa per cui i prodotti dedicati alle donne hanno prezzi più elevati rispetto a quelli destinati agli uomini.
Inoltre, la legge Codice Rosso sulla violenza domestica e di genere deve essere aggiornata e ulteriormente rafforzata. Sull’aborto, infine, il partito di Girogia Meloni vuole garantire la piena applicazione della legge 194, a partire però anche dalla prevenzione.
Si vuole incentivare l’imprenditoria femminile e si prospettano anche sgravi fiscali per tutte quelle aziende che decidono di assumere neomamme e donne in età fertile. Forza Italia non fa riferimento all’aborto, ma sottolinea la volontà di inserire nuove misure per contrastare la violenza di genere.
Il Partito mira a potenziare le misure a favore della maternità e dell’equilibrio tra vita familiare e lavoro e aggiunge che i congedi parentali dovranno essere uguali per padri e per madri. Inoltre, la Lega vuole riconoscere un anno di pensionamento anticipato per ogni figlio. Per quanto riguarda l’educazione, lo Stato sarà chiamato a cofinanziare le rette universitarie per tutte le donne che si iscrivono a corsi di laurea Stem.
Eliminare la tampon tax e volontà di aggiungere nei tribunali sezioni dedicate e specializzate in violenza di genere. Sull’aborto si richiede una riforma dei consultori che possa garantire in toto l’applicazione della legge 194, ma solo in riferimento all’articolo 2, ossia quello che riguarda l’assistenza della donna durante la gravidanza e il sostegno al superamento delle cause che potrebbero indurre la donna a interromperla.
Infine, ma non per importanza, la donna sarà sottoposta a tutela contro prevaricazioni “come le teorie gender“.