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Eliana Michelazzo, dopo la confessione fiume nell’ultima puntata di Live-Non è la D’Urso continua a ribadire di essere stata una pedina nelle mani dell’ex socia Pamela Perricciolo.
Non solo, dopo l’intervista di Pamela Prati a Verissimo, la titolare dell’Aicos Management rilancia e ammette di essere solo lei la “vittima” di questo meccanismo di finti matrimoni e sposi fantasma.
Eliana Michelazzo, dopo l’intervista fiume nell’ultima puntata di Live-Non è la D’Urso, continua a sbandierare ovunque la sua innocenza. La titolare dell’Aicos Management non ha solo ammesso che Mark Caltagirone non esiste, ma che anche il suo Simone Coppi, con il quale sarebbe stata sposata per ben 10 anni, è un fantasma.
Come ormai sappiamo a menadito, l’ex corteggiatrice ha scaricato tutte le colpe all’ex socia Pamela Perricciolo, facendo intendere che Pamela Prati sia stata vittima solo in un primo momento e che, successivamente, avrebbe contribuito alla messa in scena. Intervistata da AdnKronos ha aggiunto: “Quelle di Pamela Prati sono accuse totalmente infondate. Io non ho mai plagiato nessuno. Lei mi ha rilasciato un mandato preciso a organizzare il suo matrimonio. Io stessa ho sul cellulare gli sms e i messaggi vocali del presunto Mark Caltagirone che mi dava incarichi sui dettagli dell’organizzazione”.
La Michelazzo, proprio nel corso della messa in onda dell’ultima puntata di Verissimo in cui la Prati ha vuotato il sacco, ha pubblicato sui social i messaggi che riceveva da Mark Caltagirone con l’intento di discolparsi da quanto avvenuto. Il popolo del web, che è sempre attento anche ai più piccoli dettagli, ha però fatto notare che con una semplice applicazione si possono creare conversazioni ad hoc, anche senza il consenso di un’altra persona.
Eliana non solo continua a sbandierare la sua innocenza e a dichiarare che a causa di questa storia ha seri problemi mentali, ma ha iniziato ad esprimersi anche contro Pamela Prati. L’ex corteggiatrice di Uomini e Donne ha dichiarato: “La Prati in tutta questa vicenda era molto complice con Pamela Perricciolo. Io ogni giorno vengo definita ‘manipolatrice’, ‘truffatrice’; si sta anche disquisendo del mio orientamento sessuale, dicendo cose non vere peraltro, senza alcun rispetto per la mia dignità di donna.
Posso dire che al momento non risultano procedimenti penali nei miei confronti: si tratta quindi di illazioni gravissime che stanno finendo di distruggermi umanamente e professionalmente. Mi sembra di essere finita in un incubo in cui sono io la vera e unica vittima”. Ora, che la Michelazzo sia la sola e unica vittima è una barzelletta alla quale è impossibile credere. Nessuno sta dicendo che la Prati sia innocente, ma semplicemente che le tre hanno costruito insieme questo meccanismo di finti matrimoni e che, solo in un secondo momento, non hanno più saputo uscirne.
Quale poteva essere l’unica soluzione? Semplice, uno scarica barile capace di continuare a confondere tutti quelli che hanno assistito a questa squallida vicenda fin dall’inizio. Va bene essere creduloni e abboccare anche alla storiella dell’asino che vola, ma credere anche a queste “boiate”, giusto per citare D’Agostino, è davvero impossibile.