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Ella Fitzgerald è stata una delle più grandi cantanti jazz insieme a Billie Holiday e Sarah Vaughan, ma si distingue per la sua capacità di emozionare ma anche divertire attraverso la sua voce, una vera e propria botta di adrenalina.
Chi era Ella Fitzgerald
Ella Jane Fitzgerald (Newport News, 25 aprile 1917 – Beverly Hills, 15 giugno 1996) è stata una cantante statunitense. Cresce con i genitori fino ai suoi 14 anni quando rimane orfana e inizia a passare da un orfanotrofio all’altro tra i quartieri difficili di New York. Per fortuna l’ha sempre accompagnata la passione per la musica e le arti che manifesta davanti a un pubblico nel 1934 esibendosi all’Apollo Theater di Harlem.
In questo posto si svolgono competizioni canore tra giovani dilettanti che Ella vince. La verità è che Ella voleva presentarsi come ballerina ma colpita da una fortissima ansia capisce di non riuscire a muoversi. Non può nemmeno lasciar il pubblico senza esibizione, così inizia a cantare.
Riesce a farsi notare da Bardu Ali, membro della Chick Webb, che le propone di entrare a far parte della band. Inizia così a cantare con loro per incidere l’anno successivo alcune canzoni che ottengono strepitoso successo. Si fa notare per uno stile vivace che le permette di eccellere nello swing. Nel 1939 Webb muore ma l’orchestra ed Ella continuano a collaborare con il nome “Ella Fitzgerald and Her Famous Orchestra”.
Il grande successo e le collaborazioni
Nonostante l’ottimo rapporto con la band, Ella presta la sua voce in diversi contesti a più gruppi e collaborazioni con altri interpreti. Segue inoltre gli stili in voga al momento esibendosi con pezzi swing, blues, gospel e jazz. Si ricorda inoltre questa sua frase, utile a capire il personaggio:
“Alcuni ragazzi in Italia mi chiamano Mamma Jazz. Penso che sia davvero tenero. Purché non mi chiamino Nonna Jazz.”
Il suo carisma e il suo talento la portano ad essere amata da tutti al punto da svolgere negli anni Cinquanta un tour in Europa e Nord America. Collabora inoltre con grandissimi colleghi tra cui Duke Ellington, ma soprattutto il grandissimo Louis Armstrong con cui incide ben tre dischi: “Porgy and Bess”, “Ella and Louis” e “Ella and Louis Again”.
Gli ultimi anni di gloria e la fine della carriera
Con l’avvento degli anni Sessanta continua ad incidere e si dedica alla serie “Songbooks” dove lavora sul repertorio dei classici americani. Si aggiudica inoltre un Grammy Award per un esibizione a Berlino del 1960. Durante il concerto dimentica le parole del testo e inizia ad improvvisare con grande sostegno da parte del pubblico.
Continua ad esibirsi e incidere partecipando a eventi live come il “An Evening with Ella Fitzgerald” al Lewisohn Stadium di New York per il Metropolitan Opera House, ma anche ad eventi televisivi. Continua ad essere protagonista del mondo dello spettacolo invitata spesso da amici e colleghi come Frank Sinatra e Dean Martin. Intorno agli anni ’90 arriva per lei il lento declino; il diabete mellito le ha causato cecità e la porta successivamente a dover amputare le gambe per poi spegnersi del tutto nel 1996.