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Elton John sta per uscire nelle librerie con la sua autobiografia dal titolo “Me”.
Dalle prime indiscrezioni trapelate, abbiamo scoperto che il cantautore di fama mondiale è stato operato ad un cancro alla prostate e ha rischiato di morire. È lui stesso a raccontarlo per la prima volta e ad ammettere di aver pregato a lungo di poter vivere per riabbracciare i suoi figli.
Il 15 ottobre prossimo Elton John uscirà nelle librerie con la sua autobiografia dal titolo “Me”. Dalle prime indiscrezioni che sono trapelate, sappiamo che il cantautore ha deciso di raccontare un momento molto difficile della sua vita che fino ad ora aveva tenuto nascosto.
Nel 2017 Elton è stato operato per un brutto cancro alla prostata e ha rischiato di morire. All’epoca dei fatti, il portavoce dell’artista diramò un comunicato dicendo che il ‘suo assistito’ era costretto a fermarsi dopo avere contratto una pericolosa infezione. Secondo quanto scritto a quel tempo, John “durante un tour in Sudamerica” era stato “contagiato da una infezione rara potenzialmente mortale che gli ha provocato un violento malessere sul volo di ritorno da Santiago del Cile”.
Invece, oggi, si scopre che il cantautore aveva un tumore alla prostata che gli aveva procurato un’infezione che avrebbe potuto essere mortale. Sulla sua autobiografia si legge: “Una colonscopia di routine ha spostato il fluido in modo permanente, pochi giorni prima del mio settantesimo compleanno. Sono stato portato all’ospedale King Edward VII di Londra, dove ho fatto una tac e mi è stato detto che le mie condizioni erano così gravi che l’ospedale non aveva le apparecchiature necessarie”.
Elton versava in condizioni molto gravi, tanto che i medici gli dissero che era “a 24 ore dalla morte”.
Elton ha raccontato che dall’ospedale King Edward VII di Londra è stato subito trasferito in una clinica inglese specializzata ed è rimasto a lungo in terapia intensiva.
Si legge: “Quando mi sono presentato mi hanno detto che avevo contratto una grave infezione in Sud America e che la stavano trattando con dosi endovenose di antibiotici ma la febbre è tornata. Hanno prelevato un campione dell’infezione… era molto più grave di quanto si fossero resi conto per la prima volta”. Fortunatamente, a distanza di due anni da quel momento terribile, John sta bene e si sottopone a controlli periodici.
Il cantautore ha dichiarato: “Sono stato incredibilmente fortunato, anche se non mi sentivo tremendamente fortunato in quel momento. Rimasi sveglio tutta la notte, chiedendomi se sarei morto. In ospedale, da solo nel cuore della notte, ho pregato: ‘Per favore non farmi morire, per favore fammi vedere di nuovo i miei figli, per favore dammi ancora un po’ di tempo’. Dopo 11 giorni in ospedale sono stato finalmente autorizzato a tornare a casa e ho impiegato sette settimane per riprendermi, imparando a camminare di nuovo”.
L’infezione ha rischiato di ucciderlo e se fosse arrivato in ospedale qualche ora più tardi sarebbe di certo morto.