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Qualche giorno fa, Elton John è stato costretto ad interrompere un concerto in Nuova Zelanda perché non aveva più voce.
Il cantante ha una polmonite atipica e dovrà stare lontano dalle scene per un po’. Come si sviluppa questa malattia? Che differenza c’è rispetto agli altri tipi di polmonite?
A febbraio 2020, Elton John si è visto costretto ad interrompere un concerto in Nuova Zelanda perché non riusciva più a cantare. Stando alla ricostruzione fatta dalla BBC, il cantante ha lasciato il palco a metà dello show, poi si è seduto di nuovo dietro al pianoforte e ha portato in scena altre due canzoni.
Alla fine dell’ultimo brano ha detto al suo adorato pubblico: “Ho completamente perso la voce. Non posso cantare. Devo andare. Mi spiace”. Elton è stato scortato dietro le quinte, accompagnato dagli applausi dei fan. Subito dopo il concerto, John, attraverso il suo profilo Instagram, ha scritto: “Voglio ringraziare tutti quelli che sono venuti al concerto di Auckland, stasera. Questa mattina mi hanno diagnosticato la polmonite atipica, ma ero determinato a darvi il miglior concerto possibile.
Ho suonato e cantato con tutto il cuore, ma la mia voce non ha retto. Sono deluso, arrabbiato e dispiaciuto. Ho dato tutto”. La malattia che ha colpito Elton è un’infezione meno grave rispetto agli altri tipi di polmonite ed è causata principalmente da tre batteri: il mycoplasma pneumoniae che colpisce le persone under 40, il chlamydophila pneumoniae che porta a una forma leggera di polmonite tipica e la legionella pnueumophila che può essere mortale e colpisce anziani, fumatori e immunodepressi.
Inoltre può essere causata anche da virus come quelli responsabili di alcune forme influenzali e della Sars. Mentre la polmonite tipica può colpire chiunque, indipendentemente dall’età, quella atipica interessa solitamente i soggetti più giovani.
I sintomi della polmonite atipica sono più leggeri e meno pericolosi rispetto a quella tipica. Tra quelli più comuni ci sono: brividi, tosse, febbre e dispnea. Alcuni pazienti, inoltre, manifestano anche: dolore al petto, stato confusionale, emicrania, perdita d’appetito, senso di fatica, dolori muscolari, sudorazione eccessiva, diarrea, mal d’orecchi, dolore agli occhi, linfonodi ingrossati sul collo, eruzioni cutanee e mal di gola.
È opportuno sottolineare che i sintomi appena elencati sono meno frequenti rispetto a quelli classici. Su My Personal Trainer si legge: “Rispetto alle forme più classiche di polmonite (polmonite tipica o classica) la polmonite atipica è meno grave e debilitante (salvo alcune eccezioni); ciò spiega per quale motivo, nei Paesi di lingua anglosassone, è detta anche ‘walking pneumonia’, che in italiano vorrebbe dire ‘polmonite che permette al paziente di camminare’ (la possibilità di camminare indica la minore debilitazione, rispetto alle classiche forme di polmonite)”.
Per quanto riguarda la cura della polmonite atipica è bene sottolineare che il ricovero è previsto solo per le persone colpite da una forma acuta della malattia. La terapia farmacologica prevede l’assunzione di antibiotici che vanno a contrastare direttamente il batterio o il virus che l’ha causata. Che la forma sia lieve o meno, è necessario bere molti liquidi – acqua, tè o spremute di arancia – e stare a riposo.