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Chi è Emanuele Aloia, giovane cantautore torinese che ha registrato milioni di ascolti grazie ai brani Girasoli, Il bacio di Klimt e L’urlo di Munch, condividendo con i suoi coetanei la musica, l’arte e la letteratura attraverso i social network.
Emanuele Aloia è nato nel 1999 a Torino ed ha realizzato il suo sogno di diventare un cantante in piena regola anche grazie a TikTok. La musica lo ha accompagnato fin da piccolo, precisamente da quando aveva 13 anni, così come la sua inseparabile chitarra con la quale compone le sue melodie. Nato ai tempi dei social e di internet, ad Emanuele Aloia viene spontaneo condividere la sua passione per la musica sul web: fonda a quindici anni il suo canale YouTube sul quale condivide i propri brani e videoclip musicali.
Nascono così i suoi primi singoli, fino al 2015 quando concretizza la sua passione per la musica nel suo primo EP di sette tracce intitolato Sakura.
Aloia è sempre più convinto che la sua strada è la musica, trainato anche dal fatto che il suo brano Un brivido arriva al successo in tutta Italia. Nel 2017, a soli diciotto anni, decide quindi di provare a entrare nella scuola di Amici di Maria De Filippi.
Porta davanti ai giudici due brani, La belle epoque e Ipocrisia portami via, che da un lato ammaliano la giuria per le doti di scrittura ma dall’altro non convincono pienamente. Emanuele deve rassegnarsi: non parteciperà al famoso talent show.
Il giovane cantante torinese classe ’99 raggiunge la fama tanto agognata grazie al social network cinese TikTok. Infatti nel 2019 esce il suo singolo Girasoli, ispirato all’arte di Vincent Van Gogh e ai fiori ampiamente presenti nei suoi dipinti.
Aloia registra numeri da record, milioni di ascolti. La vera notorietà arriva poi con il brano Il bacio di Klimt, anche questo dalle evidenti ispirazioni artistiche e con espliciti riferimenti alla poesia di Eugenio Montale e Charles Baudelaire. Una musica soave, uscita ai tempi del lockdown, che catalizza e rappresenta paure e solitudine ma anche amore: un vero poeta maledetto, come i suoi idoli artistici. Il bacio di Klimt raggiunge ascolti altissimi soprattutto grazie a TikTok: il ritornello del brano viene utilizzato come sottofondo musicale di oltre 200 mila brevi video sul social network.
A ventidue anni un nuovo successo per il cantautore torinese: L’urlo di Munch. Anche in questo brano, come è palese anche dal titolo, sono molteplici i riferimenti all’arte. Non solo quella di Munch ma anche di Monet e Kandinsky, la letteratura dei classici italiani come La coscienza di Zeno di Italo Svevo.